La pratica dell’accoglienza in famiglia e il programma di Community Matching dimostrano che è possibile un’accoglienza che non sia sinonimo di “crisi” o “emergenza”, un’accoglienza che pone al centro i progetti di vita e l’autonomia delle persone rifugiate, attraverso le relazioni, le reti sociali, la costruzione di comunità solidali. Si tratta di pratiche nella cui sperimentazione il territorio di Padova è tra i più avanzati d’Italia, e che intendono contribuire a cambiare il paradigma dell’accoglienza dei migranti nel nostro Paese.
Nel solco della positiva esperienza del progetto europeo “Embracin’” (8 accoglienze realizzate tra il 2021 e il 2022), il Settore Servizi Sociali del Comune di Padova ha avviato un nuovo progetto che si pone l’obiettivo di promuovere l’autonomia delle persone rifugiate attraverso l’accoglienza in famiglia. Attivo dal mese di maggio scorso fino all’aprile 2024, “Liberi di Volare” è un progetto finanziato con i fondi 8×1000 dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), realizzato in collaborazione con il gruppo locale di Refugees Welcome Italia e Orizzonti, una delle cooperative che gestisce il Sistema Accoglienza e Integrazione (Sai) dell’amministrazione. Ad essere accolti in altrettante famiglie padovane saranno 7 giovani donne e uomini, titolari di protezione internazionale in uscita dal Sai, i cui progetti di vita potranno beneficiare dell’ospitalità, delle relazioni e del sostegno che un nucleo familiare può garantire.
Con il medesimo obiettivo di favorire l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone migranti e rifugiate nel nostro territorio, è attivo da quest’anno anche a Padova – come in 9 altre città italiane – il programma di “Community Matching”, creato da Unhcr Italia insieme ai partner Ciac e Refugees Welcome Italia, con il supporto dei fondi 8×1000 dell’istituto buddista Soka Gakkai. Sono già 40 le persone coinvolte a Padova, tra persone rifugiate o richiedenti asilo in cerca di un’amicizia, di un’opportunità di praticare l’italiano, di un supporto pratico e relazionale, e le volontarie e i volontari che tale supporto possono e vogliono fornire, approfittando di uno scambio culturale altrimenti impensabile.
Molto spesso queste pratiche, le ragioni che le muovono, i risultati che ottengono e soprattutto le storie che le caratterizzano restano invisibili, sommerse dal polverone politico e mediatico generato quotidianamente intorno ai temi delle migrazioni e dell’accoglienza. Quest’anno Solidaria, il festival del Csv, dedicherà un evento a raccontare tutto questo attraverso la voce dei diretti protagonisti. L’appuntamento con “Padova ospitale: istruzioni per l’uso. Buone pratiche di accoglienza in famiglia e nel quotidiano” è per lunedì 25 settembre alle 18:00 – sala Paladin, Palazzo Moroni.
Interverranno, tra gli altri, Margherita Colonnello, assessora Comune di Padova, Fabiana Musicco, direttrice di Refugees Welcome Italia e un rappresentante di Unhcr Italia.