Marche, FederlegnoArredo: “Tiene l’export nel primo semestre 2023”

La situazione di grande incertezza che sta vivendo la filiera legno-arredo sembra non riguardare il distretto marchigiano

Roma, 21 set. La situazione di grande incertezza che sta vivendo la filiera legno-arredo e le stime di un fine anno a -3,3% (export -2,6% e mercato nazionale a -3,8%) rilevate dal Monitor elaborato dal Centro Studi FederlegnoArredo su un campione rappresentativo di aziende (che pesa in termini di fatturato il 18%, pari a circa 10 miliardi sui 56,5 totali) sembra per il momento non riguardare il distretto marchigiano che, dai consuntivi 2022, con i suoi circa 4 miliardi di euro di fatturato, occupa la quarta posizione a livello nazionale e ha un saldo commerciale pari a 645 milioni di euro.
Sempre secondo i consuntivi 2022, le imprese marchigiane del legno-arredo sono 2.152, oltre 19.500 gli addetti, di cui il 72% è impiegato nella produzione di mobili e il comparto delle cucine pesa per il 24% del totale. Se a livello nazionale le rilevazioni del Centro Studi di FederlegnoArredo sul primo semestre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, evidenziano infatti una contrazione complessiva del 5,9% con un trend negativo sia per il mercato italiano (-6,8%) che per l’export (-4,5%), la situazione è diversa, al momento, per la regione marchigiana. A fotografarla è l’elaborazione del Centro Studi FederlegnoArredo sui dati Istat secondo cui prosegue l’andamento positivo dell’export regionale, crescendo nella filiera legno-arredo del 2,1% rispetto al gennaio-giugno del 2022 e del 4,5% nei mobili che coprono il 68% del totale esportato. Da evidenziare, però, come le crescite del trimestre precedente fossero invece a doppia cifra: +11,1% per la filiera sul primo trimestre ’22 e + 13,5% per i mobili.
Movimenti interessanti si riscontrano sempre nel primo semestre nella geografia dell’export di mobili della regione, in cui mantiene il primo posto la Francia con una variazione positiva del 13,3%, seguita dagli Stati Uniti che registrano però un -5,7%, arrivando al terzo posto della Germania (+13,1%). La Cina al settimo posto registra addirittura un -22,2%, mentre entra nella top ten l’Arabia Saudita con un +32,6%. Complessivamente le esportazioni di mobili marchigiani sono cresciute del 4,5% nonostante Cina e Usa siano in grande sofferenza. Volgendo lo sguardo alle province è Pesaro Urbino ad avere il primato dell’export di mobili con 174 milioni di euro nei primi sei mesi del 2023, seguita da Ancona con circa 95 milioni e un incremento percentuale del 32,7%, al terzo posto Macerata con 49 milioni, al quarto Ascoli Piceno con 10 milioni ma un incremento del 21% e infine Fermo con 1 milione di euro.
I dati sono stati diffusi in occasione di un incontro che si è tenuto oggi a Pesaro, cuore di un distretto che esprime forte vitalità in termini di occupazione e fatturato, per la prima tappa del roadshow Fla Plus organizzato da FederlegnoArredo sul territorio e rivolto alle aziende associate e non. Il meeting, fortemente focalizzato su economia circolare, politiche di welfare, energia e finanza verde, ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Fondazione Symbola e Intesa Sanpaolo in veste di partner strategici.
“Il distretto delle Marche – spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – dimostra un certo dinamismo nell’export e una capacità di rispondere all’incertezza economica generale che ci fa ben sperare anche per i prossimi mesi. Siamo altrettanto consapevoli però che le oscillazioni dei trimestri sono ormai imprevedibili, motivo per cui le aziende devono essere sempre pronte a cambi repentini di scenario e a rimodulare il mappamondo dei mercati. In tal senso l’appuntamento con il Salone del Mobile di aprile 2024 con le due biennali cucina e bagno sarà l’occasione di presidiare nuove quote di mercato. Una sfida che non può prescindere dalla ricerca continua di innovazione dei materiali, sostenibilità delle materie prime riciclate e riciclabili, fino ad arrivare alla completa riparabilità dei prodotti che garantisca il riuso dei prodotti stessi. Obiettivi che hanno in Fla Plus la loro sintesi, ovvero un percorso che mette al centro sostenibilità e transizione ecologica, coniugandoli con un hub di servizi digitali a misura di azienda. I confronti portati avanti con i nostri associati si confermano uno strumento prezioso per prendere coscienza, insieme, dei passi fatti e di quelli ancora da fare: la sostenibilità resta il pilastro centrale sui cui continueremo a lavorare e concentrarci, perché leva indispensabile per competere anche a livello internazionale”.
FederlegnoArredo ha ideato il progetto Fla Plus (Fla-plus.it), un percorso strutturato che offre alle aziende l’opportunità di affrontare le sfide con strumenti concreti, progettati ad hoc per posizionarsi in maniera sempre più efficace e reattiva. Tra questi ci sono il portale dedicato alle certificazioni, indispensabili per muoversi nel mercato domestico ma soprattutto in quelli internazionali, la library di materiali sostenibili che vanno dalle vernici ai rivestimenti, ai materiali per le imbottiture, lo sportello doganale e di consulenza finanziaria, i dati di settore totalmente digitalizzati e interattivi, una serie di webinar e corsi di formazione mirati alle specifiche necessità del comparto, e Tecla, il Tool implementato da FederlegnoArredo per misurare la circolarità delle aziende della filiera. Gli strumenti messi a disposizione da Fla Plus sono pensati per affiancare le imprese grazie a una dashboard digitale riservata agli associati, dove reperire informazioni altamente specializzate grazie a diversi servizi di autovalutazione, consulenza e sostegno alla governance d’impresa.

(Adnkronos)