LA PROPOSTA DI PATRIZIO BERTIN: STUDENTI NELLE AZIENDE PER IMPARARE A FARE SOPRATTUTTO GLI IMPRENDITORI

“Noi disponibili ma serve l’intervento delle istituzioni”

Quelli che neanche sotto tortura rinuncerebbero all’inglese lo definiscono “mismatch” ma, parlando di lavoro, significa semplicemente che non c’è corrispondenza tra domanda e offerta. Risultato: cartelli “cercasi personale” che rimangono affissi per mesi senza riscontro.
Un problema, quello degli occupabili “desaparecidos” che, complice anche il Covid (che però ha solo contribuito ad evidenziare qualcosa che evidentemente era latente) sta evidenziando quanta distanza ci sia tra mondo della scuola e mondo del lavoro.
Detto diversamente: ad un mondo che cambia ogni 24 ore, si risponde con i limiti che un’impostazione burocratico-ministeriale riesce ad affrontare (e nemmeno sempre) in tempi lunghi.
Ecco allora che, alla vigilia di un nuovo anno scolastico, arriva la proposta del presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin, per una rivisitazione a 360 gradi del rapporto scuola – lavoro.
“Non dico che sia l’”uovo di Colombo” e nemmeno che qualcosa del genere non sia già stata valutata, però vale la pena affrontare la questione”.
E allora ecco la proposta.

“Perché – si chiede (e chiede) Bertin – non portiamo i ragazzi nelle aziende a fare esperienza? Non solo con la prospettiva di un’occupazione ma soprattutto con l’obiettivo di aprire la conoscenza del mondo delle imprese a quei giovani che vogliono acquisire conoscenze per diventare, a loro volta, imprenditori”.
“Si tratterebbe – continua il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova e presidente di Confcommercio Veneto – di coinvolgere i ragazzi in un programma che preveda, accanto all’illustrazione delle attività, anche vere e proprie esperienze “dal vivo” a stretto contatto con gli imprenditori e con quanti direttamente operano “sul campo”, ovvero persone più esperte. Il tutto nella prospettiva di una formazione professionale che faccia conoscere le imprese del nostro territorio”.
Bertin pensa soprattutto al turismo.
“Non che gli altri comparti non offrano prospettive di sviluppo in tal senso, ma il turismo, nel nostro territorio, sta dimostrando di essere un settore che ha fondamentali straordinari (in Veneto abbiamo mare e monti, colli e terme, città d’arte e percorsi naturalistici, turismo religioso e congressuale) ai quali stiamo affiancando efficaci politiche di marketing che quest’estate hanno dimostrato tutta la loro validità”.

Ecco allora l’idea sulla quale intende scommettere Bertin e sulla quale chiede che scommettano anche le istituzioni.
“Conciliare le esigenze delle imprese che necessitano di potenti iniezioni di novità (e i giovani sono novità per antonomasia) con la volontà di aiutare i ragazzi a trovare una loro strada: questo è l’obiettivo di una proposta sulla quale chiediamo convergano anche le istituzioni, governo e Regione in primis, perché è evidente che servono risorse”.
Come dire: se siamo convinti che questa possa essere la strada, allora investiamoci!

PADOVA 5 SETTEMBRE 2023

(Ascom Padova)