Il senato americano interpella giganti Tech sull’AI: focus su regolamentazione e rischi

Microsoft e il produttore di chip Nvidia sono le ultime aziende a prendere la parola in una serie di udienze giudiziarie del Senato sugli effetti dell’intelligence artificiale, mentre il governo federale cerca di capire come regolare la nuova tecnologia emergente. Il presidente di Microsoft, Brad Smith, e il capo scienziato di Nvidia, William Dally, hanno testimoniato martedì assieme a Woodrow Hartzog, professore di diritto presso la Boston University School of Law. All’inizio dell’udienza, il senatore Richard Blumenthal ha sollecitato un approccio basato sul rischio per la regolamentazione dell’AI. Ha inoltre presentato, con Josh Hawley, un quadro bipartisan sull’AI che richiederebbe alle aziende di registrarsi presso un organismo di vigilanza indipendente incaricato di rilasciare licenze per le tecnologie AI ad alto rischio. La proposta invita anche il Congresso a chiarire una sezione della Communications Decency Act del 1996.

Entrambe le aziende, Microsoft e Nvidia, hanno intensificato gli investimenti nello sviluppo e nell’utilizzo dell’AI. Microsoft ha investito in partnership e nella propria tecnologia interna, Copilot, oltre a un investimento di $10 miliardi in OpenAI. Nvidia, invece, si è concentrata sui chip per i sistemi AI, registrando un fatturato di oltre $13 miliardi nel secondo trimestre. Bianca Recto, direttrice delle comunicazioni per Accountable Tech, ha sottolineato che le aziende tecnologiche non possono autoregolamentarsi. Nel loro discorso introduttivo, Microsoft e Nvidia hanno elogiato il Senato per il suo lavoro sul quadro giuridico, mentre Hartzog ha esortato il Congresso a evitare misure a metà e approcci guidati dall’industria.

Nvidia ha anche smentito alcune paure legate all’AI, in particolare riguardo ai sistemi AI che diventano senzienti. Hanno inoltre discusso delle preoccupazioni sull’uso attuale dell’AI e sulla sua formazione, in particolare su come i sistemi AI utilizzano i contenuti, in particolare il giornalismo. La discussione si è poi spostata sulla disinformazione in vista delle elezioni. Hartzog ha suggerito che il Congresso utilizzasse diversi strumenti e considerasse come i modelli di business basati sulla pubblicità influenzino le tecnologie. Infine, il senatore Hawley ha sollevato questioni sulla privacy dei dati e sulla protezione dei minori che utilizzano i sistemi AI. La discussione continuerà con il primo AI Forum del Senato previsto per mercoledì, a cui parteciperanno diversi dirigenti tecnologici, tra cui Sundar Pichai di Google, Mark Zuckerberg, Elon Musk e Jensen Huang di Nvidia.