ISEE: cos’è, come si calcola e a cosa serve

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente e serve per comparare le condizioni economiche delle famiglie e permettere l’accesso a diverse agevolazioni. Si calcola su una serie di informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale ed è, per questo motivo, un parametro molto diverso dal reddito

Si sente spesso parlare di ISEE in relazione alla possibilità di beneficiare di particolari agevolazioni: si tratta dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente che permette di valutare e confrontare le condizioni dei nuclei familiare che richiedono prestazioni sociali agevolate.
Il suo valore viene preso in considerazione per l’accesso a determinati benefici ma ha anche un impatto sul valore dell’agevolazione che si può ottenere o delle somme da pagare, come nel caso delle tasse universitarie.
Dai bonus sociali al pagamento degli studi, quindi, calcolare l’ISEE è fondamentale per ottenere eventuali vantaggi.

L’ISEE si calcola sulla base delle informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale rilevanti per descrivere la situazione economica del nucleo familiare. Si definisce Indicatore della Situazione Economica Equivalente proprio perché permette di valutare e mettere a confronto le condizioni economiche delle famiglie.
Va, quindi, subito sottolineato un aspetto: non riguarda il singolo cittadino o la singola cittadina, ma l’intero nucleo familiare che però può essere composto anche da un solo componente.
E qui vale la pena soffermarsi su una tra limite di reddito di un singolo individuo e soglia ISEE: i due parametri, infatti, stabiliscono modalità diverse di accesso ad eventuali agevolazioni.
Nel primo caso per verificare la possibilità di usufruire di determinati vantaggi bisogna considerare il totale delle somme percepite in un anno dal cittadino o dalla cittadina considerando tutte le categorie di reddito, senza tenere conto anche degli importi percepiti dagli altri componenti della famiglia.
Nel caso dell’ISEE, invece, i dati presi in esame riguardano tutti coloro che fanno parte del nucleo familiare e sono di tre tipi:
● anagrafici;
● reddituali;
● patrimoniali, come ad esempio il possesso di case o immobili di altro tipo.

Per il calcolo vengono considerati i redditi e i patrimoni relativi ai due anni precedenti: nel 2023 si considerano i dati del 2021, ad esempio. Al risultato finale si arriva tenendo conto anche della composizione e delle caratteristiche del nucleo familiare sulla base di una precisa scala di equivalenza.
Per fare un esempio pratico, a parità di condizioni economiche una famiglia composta da tre persone avrà un ISEE più basso di un nucleo familiare di una sola persona.
Dal punto di vista pratico per ottenere l’ISEE bisogna presentare la DSU, Dichiarazione Sostitutiva Unica, con tutti i dati all’INPS, anche utilizzando la versione precompilata, o ai CAF presenti sul territorio.
In alternativa è possibile rivolgersi anche al Comune di riferimento ed eventualmente all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata.
Una volta presentata la DSU e ottenuto il calcolo dell’ISEE, la certificazione resta valida fino al 31 dicembre dell’anno in cui è stata richiesta.

Calcolare il proprio ISEE è utile per dimostrare di avere i requisiti per accedere a una serie di agevolazioni o prestazioni ma, in alcuni casi, anche per stabilire la portata dei benefici che spettano.
Facciamo degli esempi pratici: tra le condizioni previste per ricevere la carta dedicata a te, la prepagata del valore di 382,50 euro per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità, c’è il rispetto di una soglia ISEE di 15.000 euro.
Le famiglie con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente superiore a questa cifra non hanno diritto a beneficiare della misura: l’importo rappresenta una vera porta d’accesso che determina chi può beneficiarne e chi no. Lo stesso meccanismo è previsto per i bonus sociali per le bollette dell’elettricità e del gas.
Diverso è, poi, il caso del bonus asilo nido: il suo valore determina un’agevolazione di misura diversa per le famiglie beneficiarie.
Per i nuclei familiari con un importo fino a 25.000 euro, il contributo arriva fino a 3.000 euro annui, mentre per quelli che superano la soglia dei 40.000 si riduce a 1.500 euro. Allo stesso modo anche l’assegno unico si riduce al crescere dell’ISEE.
E ancora, il valore dell’ISEE incide anche sul pagamento delle tasse universitarie: la cifra è rilevante non solo per eventuali borse di studio, ma anche per conoscere l’importo da versare per l’iscrizione e la frequenza dei corsi di laurea.

(Adnkronos)