Cheese 2023, edizione dedicata ai ‘prati’

L’edizione numero quattordici unisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati attorno al claim ‘Il sapore dei prati’

Roma, 7 set. – Adnkronos) – Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo, torna a Bra dal 15 al 18 settembre 2023. Organizzata da Slow Food e Città di Bra, con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo, e con Bper Banca come main sponsor, l’edizione numero quattordici unisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati attorno al claim ‘Il sapore dei prati”.
“Quello dei prati sembrerebbe un tema umile, semplice – commenta Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia – in realtà è un tema potentissimo e quasi rivoluzionario, perché il prato stabile, il pascolo è una risorsa nascosta ma straordinaria per le terre alte così come per la rigenerazione delle pianure. Il prato stabile fa bene al clima, perché è un serbatoio di Co2, fa bene agli animali, al benessere animale, fa bene alla biodiversità, perché è uno scrigno di biodiversità vegetale e animale a partire dagli impollinatori, e fa bene alla nostra salute, perché latte e formaggi che arrivano da animali che hanno pascolato o mangiato fieno, sono ricchissimi di vitamine, antiossidanti e omega3”.
“Cheese è nato nel ’97, e dal ’97 ha sempre aggiunto – prosegue Milano – non ha perso nulla dal punto di partenza perché rimane una grande festa dedicata al gusto, ai formaggi di tutto il mondo, ai produttori, che sono i protagonisti; però poi abbiamo sempre aggiunto, dal formaggio siamo passati al tema degli animali, dagli animali siamo passati ai pascoli, dai pascoli all’ecosistema, la montagna, il clima, il cambiamento climatico, quindi una valenza più ambientale. Il formaggio è un crocevia di elementi ambientali, sociali, culturali, permette di parlare di tutto. Si possono fare altre cento edizioni, e trovare sempre nuovo stimoli” conclude la direttrice di Slow Food Italia.

(Adnkronos)