Ucraina-Russia, controffensiva Kiev non centra obiettivi. Arrivano gli F16?


Secondo gli 007 Usa, Kiev non riuscirà a tagliare a Mosca il collegamento via terra con la Crimea. Biden autorizza Danimarca e Olanda alla consegna dei caccia
Washington, 18 ago.(Adnkronos/Washington Post) – L’intelligence community Usa ritiene che la controffensiva estiva ucraina non riuscirà a raggiungere la città chiave sudorientale di Melitopol. Lo rivelano fonti informate al Washington Post, sottolineando che, se questa previsione sarà corretta, questo significa che Kiev non raggiungerà il suo principale obiettivo di tagliare alla Russia il collegamento via terra con la Crimea. Le fonti Usa respingono critiche riguardo al fatto che con gli F16 o i missili a lungo raggio il risultato della controffensiva sarebbe stato diverso, ma intantol’amministrazine Biden hanno dato l’ok a Danimarca e Olanda per la consegna dei caccia all’Ucraina.
La valutazione dei risultati della controffensiva di Kiev è basata sulla capacità che la Russia sta mostrando nel difendere il territorio occupato, attraverso campi minati e trincee, ed è destinata a provocare accuse reciproche tra Kiev e le capitali occidentali sulle ragioni per cui la controffensiva, per la quale sono state investite decine di miliardi di dollari di armi occidentali, non sia riuscita a centrare i suoi obiettivi.
Secondo le fonti dell’intelligence americane, le forze ucraine, che stanno spingendo verso Melitopol dalla cittadina di Robotyne ad oltre 80 chilometri di distanza, si fermeranno a diversi chilometri fuori dalla città cruciale perché considerata il punto di accesso alla Crimea, punto di snodo di due autostrade e la ferrovia che permette alla Russia di trasportare mezzi e truppe dalla penisola nei territori occupati. L’avanzata verso Melitopol è estremamente ardua, ed anche se gli ucraini potranno riconquistare località più vicine come Tokmak sarà difficile, spiega Rob Lee, analista militare del Foreign Policy Research Institute. “La Russia ha tre principali linee difensive e poi città fortificate – ha detto – non è solo la questione se l’Ucraina possa superarne una o due, ma le deve superare tutte e tre e poi avere significative forze a disposizione per prendere Tokmak ed andare oltre”.
Le fonti Usa respingono critiche riguardo al fatto che con gli F16 o i missili a lungo raggio il risultato della controffensiva sarebbe stato diverso. “Il problema rimane sfondare la principale linea difensiva russa, e non ci sono prove che questi sistemi sarebbero stati una panacea”, affermano dell’amministrazione Biden. Intervistato nei giorni scorsi il capo degli Stati Maggiori riuniti, Mark A. Milley, ha ricordato che già “un paio di mesi fa ho detto che questa offensiva sarebbe stata lunga e sanguinosa, ed è esattamente quello che è: lunga, sanguinosa, lenta e molto, molto difficile”. Riguardo agli obiettivi, ha affermato che Kiev sta avendo successo nel logorare le forze russe: “hanno subito molte perdite, il morale non è al massimo’.

Gli Stati Uniti hanno dato la luce verde a Danimarca e Olanda per la consegna degli F16 all’Ucraina. Il ministro della difesa olandese, Wopke Hoekstra, ha confermato e celebrato sui social il via libera americano che costituisce “un importante risultato per l’Ucraina nella difesa del suo popolo e del suo Paese”. “Ora discuteremo la cosa con i nostri alleati europei”, ha aggiunto.
Anche il ministro degli Esteri danese, Lars Lokke Rasmussen, ha ringraziato per la “amichevole lettera” che gli è stata inviata dal segretario di Stato Usa, Antony Blinken, che fornisce “alcune opzioni di attuazione”. Anche lui ha detto che ora bisognerà discutere con gli alleati i prossimi passi.
L’Ucraina vede così soddisfatta la richiesta che avanza da mesi, anche se è conscia del fatto che i caccia potranno arrivare solo al prossimo anno inoltrato. “E’ ovvio che non potremo difendere l’Ucraina questo autunno ed inverno con gli F16”, ha dichiarato questa settimana un portavoce dell’Aeronautica di Kiev, Yuri Ignat, in un’intervista alla televisione ucraina, sottolineando che spera che inizi “nel futuro immediato” l’addestramento dei piloti ucraini. Nei giorni scorsi è stato riportato che l’addestramento dei piloti ucraini all’utilizzo degli F16 non potrà essere completato prima del prossimo giugno.

“Gli Stati Uniti sono pronti a sostenere l’impegno per l’addestramento in coordinamento con la coalizione e disposti ad ospitarlo per piloti ucraini se l’Europa avrà raggiunto il limite delle capacità di addestramento”, ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Patrick Ryder, a Cbsnews. Sono la Danimarca e l’Olanda a guidare la missione di addestramento dei piloti ucraini agli F16. In una lettera inviata dal segretario di Stato, Antony Blinken, ai suoi omologhi olandesi e danesi, si assicura che il trasferimento dei caccia avrà “il pieno sostegno” dell’amministrazione Biden, assicurando che quando “l’addestramento sarà terminato” Washington velocizzerà le procedure necessarie, “compresa la notifica al Congresso”, per approvare questo trasferimento.

(Adnkronos)