Cambio di destinazione d’uso di un immobile: cosa sapere

Il cambio di destinazione d’uso di un immobile si verifica quando un immobile viene utilizzato per uno scopo differente rispetto a quello indicato dalla relativa categoria catastale ed è regolato da norme e regole specifiche. Per essere effettuato comporta una serie di procedure e oneri da versare anche in caso in cui non vengano effettuati interventi edilizi e ristrutturazioni. Uno degli esempi più classici di cambio di destinazione d’uso è la trasformazione di un garage in abitazione. Una recente sentenza del TAR della Campania (n.848 del 14 aprile 2023) ha stabilito che in tale caso il cambiamento da una categoria catastale ad un’altra è urbanisticamente rilevante e quindi necessita la produzione del permesso di costruire, non ritenendo sufficiente la SCIA come in altri casi. La stessa cosa vale per altre tipologie di cambio di destinazione d’uso, per esempio da immobile produttivo a residenziale o da laboratorio artigianale a immobile commerciale. In altri casi invece per il cambio di destinazione d’uso è sufficiente produrre la SCIA, ad esempio quando un’unità immobiliare viene trasformata da residenziale a turistico-ricettiva.
Come detto, il cambio di destinazione d’uso implica, in determinati casi, il versamento degli oneri di urbanizzazione. Questi sono dovuti quando il cambiamento di destinazione è urbanisticamente rilevante ovvero quando necessita il permesso di costruire, ma deve esserci un incremento del carico urbanistico. L’aumento del carico urbanistico è un fattore che va valutato caso per caso e deve comportare, ad esempio, un incremento del numero di persone che frequentano l’immobile oggetto del cambio d’uso. Oneri di urbanizzazione a parte, va ricordato che anche la richiesta del permesso di costruire comporta una cifra da versare. Il passaggio successivo riguarda la registrazione del cambio di destinazione d’uso al Catasto che aggiornerà la documentazione fiscale e i valori catastali.
Ricordiamo che il permesso di costruire e la SCIA sono documenti che devono essere compilati da un professionista tecnico sulla base di un progetto specifico e di una relazione tecnica con le caratteristiche degli eventuali interventi da effettuare e la motivazione del cambio di destinazione d’uso. Il mancato rispetto delle normative e delle regole in tema di cambio di destinazione d’uso può comportare il reato di abuso edilizio con relative sanzioni amministrative, oltre alla possibilità di obbligo di ripristino della condizione originaria dell’immobile stesso.

(Adnkronos)