Come potrebbe cambiare il Superbonus



Il Superbonus non rappresenta soltanto un’agevolazione fiscale in favore dei proprietari di immobili, ma anche un’opportunità fondamentale per accelerare la transizione green degli edifici e, in definitiva, promuovere la sostenibilità dell’intero comparto dell’edilizia. In questo senso il Superbonus si inserisce nel percorso di riqualificazione energetica nel quadro della direttiva europea sulle case green e nel piano REPowerEU, il piano europeo per risparmiare energia, produrre energia da fonti rinnovabili e diversificare l’approvigionamento in modo da ridurre la dipendenza dell’Unione Europea dai combustibili fossili.
Da quando è entrato in vigore il Superbonus è stato interessato da numerose modifiche e rimodulazioni. Vediamo quali sono le principali opportunità, i cambiamenti e le nuove proposte da parte della politica e degli addetti ai lavori in ambito di bonus edilizi. Prima di tutto, risulta di grande importanza il fatto che il piano REPowerEU sia stato integrato nel Pnrr con nuovi investimenti per 19,2 miliardi di euro previsti per la riqualificazione energetica del Paese. Una delle nuove misure previste è l’Ecobonus sociale, un’agevolazione destinata alle famiglie a basso reddito per permettere loro di accedere agli interventi di efficientamento energetico della propria abitazione. In fatto di nuove proposte che riguardano il Superbonus, l’Ance, Associazione Nazionale Costruttori Edili, ha suggerito di portare la percentuale di detrazione fiscale del bonus al 70% per tutti, innalzabile al 100% per i contribuenti incapienti. Inoltre, i costruttori suggeriscono l’introduzione dello sconto in fattura e della cessione del credito per interventi che coinvolgono interi edifici, oltre alla possibilità per i contribuenti di scelta del periodo di fruizione della detrazione in 5, 10 o 20 anni, in modo da garantire maggiore flessibilità per stimolare ulteriormente la riqualificazione energetica immobiliare. Non ultimo, l’Ance ha promosso l’idea di legare il Sismabonus con i mutui verdi, i finanziamenti garantiti dallo Stato che potrebbero sostenere la quota a carico delle famiglie. Una soluzione che porterebbe l’adozione diffusa di misure antisismiche, accrescendo il livello di sicurezza degli edifici.
Il dibattito sul nuovo Superbonus anima anche i diversi schieramenti politici. In particolare, la Lega propone la detrazione al 60% per gli interventi di efficientamento energetico ed antisismici a partire dal 2024 e fino al 2035. In aggiunta, per i contribuenti con reddito fino a 15 mila euro che effettueranno interventi di riqualificazione per immobili in classe energetica G, la detrazione salirebbe al 100%. Forza Italia propone una riforma degli incentivi del Superbonus con percentuale di detrazione al 90% per alcuni interventi che permettano di raggiungere la classe D o comunque che portino ad un miglioramento di due classi. Negli altri casi, invece, il bonus sarebbe dell’80% o del 60% a seconda di determinati fattori. Infine, è previsto un Sismabonus dell’80% o del 90% a seconda del miglioramento delle classi di rischio sismico.

(Adnkronos)