Ucraina-Russia, esplosione in un impianto vicino a Mosca


La deflagrazione in una fabbrica ottica a Sergiev Posad dovuta a un “fattore umano” e non all’attacco di un drone: 35 i feriti. Kiev: “Produceva prodotti ottici per tank”
Mosca, 9 ago. Una potente esplosione è stata registrata in un impianto ottico meccanico di Sergiev Posad, vicino a Mosca. Le autorità russe spiegano che l’esplosione è dovuta a un “fattore umano” e non all’attacco di un drone. I feriti sono 35, quattro dei quali sono in gravi condizioni. “Sono stati distrutti 1.600 metri quadrati di hangar ceduti a una società privata dalla Zagorsk”, precisa il ministero delle Emergenze. Il personale è stato evacuato dall’impianto.
La Tass scrive che la deflagrazione è avvenuta in un deposito pirotecnico nell’area dell’impianto ottico-meccanico di Seriyev Posad. Ma secondo Kiev la fabbrica esplosa faceva “prodotti militari” per la guerra in Ucraina, in particolare si fabbricavano prodotti ottici per i tank T-80 e T-90. “I media russi si sono precipitati a a dire che sono esplosi prodotti pirotecnici”, ma non è così, scrive su Twitter il consigliere ucraino del ministero dell’Interno Anton Gerashchenko, allegando un’immagine dell’alta colonna di fumo grigio che s’innalza dall’impianto. “La fabbrica produceva prodotti militari per ‘l’operazione speciale’. Quello che è esploso lì i media non lo dicono, ma non sono fuochi pirotecnici. Si vede una nuvola a fungo di una singola esplosione, mentre i fuochi sarebbero esplosi in diverse direzioni. Nei giorni scorsi erano anche apparse informazioni sui media che la Russia potrebbe aver superato il suo deficit nell’ottica per la produzione di tank T-80 e T-90, era la produzione di questo impianto”, scrive Gerashchenko.
La Zagorsk, azienda specializzata nella produzione di componenti di optoelettronica per la sanità e le agenzie di sicurezza, fa capo alla holding Shvabe della Rostec, il conglomerato statale delle aziende strategiche.

In precedenza il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha reso noto che due droni ucraini da combattimento sono stati abbattuti dalla difesa aerea in due diversi punti dei dintorni della capitale. I due droni, ha aggiunto, erano diretti sulla città. Uno dei due droni è precipitato nella zona di Domodedovo (dove c’è uno degli aeroporti che serve Mosca), a sud, e un secondo sull’autostrada per Minsk, a ovest. Il ministero della Difesa ha aggiunto che non ci sono state vittime o danni.
Per il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, i droni civili lanciati su Mosca preconizzano una futura guerra civile in Russia. “Un drone non identificato sulla Russia è un simbolo impeccabile del presente… Il clan di Putin è sempre più attivo e persistente nel portare la guerra sul proprio territorio. Una strategia corretta e ragionevole che farà precipitare la Federazione Russa in una salutare ristrutturazione politica, accelerare la distruzione del clan sciovinista e finalmente bloccare il paese in una tradizionale guerra civile interna”, scrive Podolyak.

E’ salito a nove morti il bilancio delle vittime dell’attacco missilistico russo che ha colpito la città di Pokrovsk, nel Donetsk. Lo ha confermato nelle ultime ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo le autorità locali, lunedì sera due missili Iskander hanno colpito la città a distanza di 40 minuti l’uno dall’altro. Zelensky ha accusato la Russia per quello che considera un attacco mirato contro i soccorritori dal momento che, stando alle denunce, il secondo attacco è avvenuto mentre il personale paramedico ucraino era impegnato nei primi soccorsi.
“E’ una decisione deliberata dei terroristi: provocare il massimo dolore e il maggior numero di danni”, ha detto Zelensky nel messaggio diffuso nella notte via Telegram. Il presidente ucraino ha confermato che i feriti sono 82. Secondo le autorità di Kiev, risultano danneggiati palazzi, un albergo, farmacie, negozi e locali e fra le vittime ci sono civili, poliziotti e soccorritori. Il ministero della Difesa russo ha sostenuto che a Pokrovsk è stato colpito un centro di comando delle forze ucraine.

La tedesca Rheinmetall prepara una nuova fornitura di carri armati Leopard per l’Ucraina. Lo riporta il giornale Handelsblatt che cita fonti del settore secondo cui Rheinmetall ha acquisto 50 Leopard 1 dalla belga Oip Land Systems, che saranno ‘ricondizionati’ in Germania.
Al Guardian il Ceo di Oip Land Systems, Freddy Versluys, ha riferito della vendita di 49 unità a un altro Paese europeo, spiegando di non poter rivelare né il valore dell’operazione. Secondo Versluys potrebbero essere necessari fino a sei mesi per vedere i carri armati in campo in Ucraina.
Secondo il giornale tedesco verranno ri-equipaggiati per l’impiego in strutture del gruppo Rheinmetall. Al termine delle operazioni è prevista la consegna di una trentina di mezzi.

Un cittadino russo di 42 anni è stato arrestato in Crimea con l’accusa di aver pianificato un atto di sabotaggio di un gasdotto su ordine dei servizi di Kiev, ha denunciato l’Fsb, precisando che l’uomo ha confessato la sua cooperazione con l’Ucraina.

(Adnkronos)