IL SEQUESTRO DELLA GUARDIA DI FINANZA AL CENTRO INGROSSO CINA

Bertin (Ascom Confcommercio): “Rendere il centro corresponsabile di ciò che avviene al suo interno”

L’apprezzamento per la costante azione di contrasto che la Guardia di Finanza fa nei confronti dei fenomeni illeciti che minacciano la sicurezza dei consumatori, favorendo la distorsione della concorrenza, è l’aspetto che più sta a cuore al presidente dell’Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin.
“Al comandante Esposito, al maggiore Gazzilli e a tutte le donne e agli uomini delle Fiamme Gialle – dichiara Bertin a margine del sequestro di 10 milioni di prodotti infiammabili custoditi in violazione delle norme di sicurezza e di oltre 620 portachiavi contraffatti al Centro Ingrosso Cina – va il nostro più sentito grazie non solo per la loro azione contro l’abusivismo commerciale, ma soprattutto perché i loro interventi sono a tutela della nostra sicurezza e della nostra salute”.
C’è poi la questione di fondo che è quella del costante dispregio delle norme che avviene all’interno del Centro di corso Stati Uniti.
“Purtroppo – continua il presidente dell’Ascom Confcommercio di Padova – le azioni di contrasto colpiscono i singoli operatori quando invece, norme più stringenti dovrebbero prevedere che la responsabilità ricada anche sull’intera struttura in quanto corresponsabile di quanto avviene all’interno di quei capannoni”.
“Se così fosse – conclude, con un auspicio, il presidente Bertin – e se dunque le violazioni (reiterate) potessero essere attribuite all’intero Centro, vero e proprio “hub della contraffazione”, si potrebbe pensare di arrivare alla chiusura dello stesso”.

PADOVA 8 AGOSTO 2023

(Ascom Padova)