TIM, ottimi risultati in Brasile e fusione KKR sempre più vicina

Telecom Italia ha registrato un balzo nei guadagni della sua filiale in Brasile, insieme a un significativo miglioramento delle attività domestiche nel secondo trimestre, mentre l’azienda ha fatto sapere che i colloqui con KKR riguardo una possibile vendita dei suoi asset fissi stanno procedendo. La società ha registrato un fatturato di 4 miliardi di euro per tutto il gruppo, in aumento del 2,8% rispetto all’anno precedente, ma ha comunque riportato una perdita netta di 124 milioni di euro. Tuttavia, questo dato segna un miglioramento rispetto al secondo trimestre del 2022, quando la perdita era stata di 279 milioni di euro. In Brasile, ha attribuito l’aumento del 9,2% dei ricavi all’aumento dei prezzi dei servizi postpagati e alla migrazione dei clienti fissi alla fibra. Nel frattempo, i ricavi trimestrali delle operazioni in Italia sono aumentati per la prima volta in cinque anni. L’operatore sta attualmente attuando misure per ridurre i costi nel mercato domestico.

L’unità consumer domestica di Telecom Italia è continuata a diminuire rispetto all’anno precedente, sebbene l’azienda abbia dichiarato che la tendenza è migliorata rispetto al primo trimestre. Le azioni intraprese per migliorare questa parte dell’attività includono il “riposizionamento progressivo di TIM come marchio premium” e aumenti selettivi dei prezzi. Ci si aspetta che gli aumenti dei prezzi per i consumatori generino un ricavo aggiuntivo di 70 milioni di euro nell’arco dell’anno. Nel segmento enterprise, l’operatore ha evidenziato una forte crescita nei servizi cloud, nella sicurezza e in “altri servizi IT”, mentre gli utili provenienti dalla connettività e dall’IoT sono diminuiti. Nel suo rapporto del secondo trimestre, l’azienda ha messo in luce che i colloqui con KKR per la vendita della controllata NetCo stanno procedendo, con l’obiettivo di ricevere un’offerta vincolante entro la fine di settembre. Tuttavia, in dichiarazioni riportate da Reuters, il CEO di Telecom Italia, Pietro Labriola, ha sottolineato che la vendita avverrà solo se il resto dell’azienda rimarrà finanziariamente stabile.