Euclid rivela immagini dell’Universo da un milione di chilometri di distanza

Dalle profondità dello spazio, il telescopio spaziale Euclid dell’ESA sta trasmettendo per la prima volta immagini sorprendentemente nitide dell’Universo, da un milione e mezzo di chilometri dalla Terra. La precisione di queste immagini è talmente impressionante che gli scienziati le hanno descritte come “affascinanti”. Due strumenti cruciali a bordo della sonda, VIS (VISible Instrument) e NISP (Near Infrared Spectrometer Photometer), attualmente in fase di calibrazione, sono responsabili di questa conquista. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) hanno apportato un significativo contributo alla realizzazione di questi strumenti.

Nonostante Euclid non abbia ancora iniziato la sua missione principale di osservazione del cosmo, gli scienziati e ingegneri coinvolti nel progetto sono pieni di ottimismo riguardo al funzionamento del telescopio e dei suoi strumenti. “È incredibilmente emozionante vedere queste prime immagini dopo oltre un decennio di progettazione e sviluppo di Euclid”, afferma Giuseppe Racca, Project Manager di Euclid per l’ESA. VIS e NISP sono due strumenti straordinari a bordo di Euclid. La loro missione sarà quella di catturare immagini ad alta definizione di miliardi di galassie, analizzarne le forme e misurare la luce che emettono a diverse lunghezze d’onda. Queste misure permetteranno agli scienziati di determinare la distanza di ogni galassia e di creare una mappa dettagliata della loro distribuzione nell’Universo.

Questo ambizioso progetto non solo ci permetterà di comprendere meglio la distribuzione delle galassie, ma potrebbe anche gettare luce sui misteri della materia oscura e dell’energia oscura – due elementi chiave che costituiscono la maggior parte dell’Universo, ma che sono ancora poco compresi. La missione Euclid coinvolge più di duecento ricercatori italiani da ASI, INAF, INFN e diverse università. Nei mesi a venire, l’ESA proseguirà i suoi test e controlli per assicurare che Euclid funzioni al meglio delle sue capacità, prima di dare il via alla fase scientifica principale del progetto.