Mondiali nuoto Fukuoka 2023, Italia d’oro nella staffetta mista

La squadra azzurra composta da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri

Italia medaglia doro nella staffetta mista 4×1.500 metri ai mondiali di nuoto 2023 in corso a Fukuoka, in Giappone. La squadra azzurra – composta da Barbara Pozzobon, Ginevra Taddeucci, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri – ha chiuso con il tempo di 1:10:31.20, precedendo di oltre 4 secondi l’Ungheria. Australia e Germania hanno lottato per il bronzo e l’Australia ha chiuso con un tempo di soli due decimi di secondo superiore.
Con un’altra vittoria, la staffetta tedesca in acque libere avrebbe stabilito un record ai Mondiali, avendo vinto tutte le precedenti gare in acque libere: nessuna nazione ha mai vinto tutte le gare in acque libere in un singolo Mondiale.
L’Italia, al primo successo nella prova con questo format, trionfa in 1h10’31″2 precedendo l’Ungheria (1h10’35″2) e l’Australia (1h11’26″7). La staffetta azzurra schiera inizialmente Pozzobon, che gira al nono posto a +1’10 dalla testa. Taddeucci a 2.5 km ha un margine rassicurante sulle rivali più temibili. Gli azzurri, con Acerenza in acqua, sono nel gruppo dei favoriti. La volata finale è affidata alle braccia e alle gambe di Paltrinieri, che fa il vuoto rispetto alla concorrenza e conquista l’oro.
“Siamo contentissimi, è la prima volta che conquistiamo l’oro ai mondiali. Abbiamo vinto tutto e tutti nel corso degli anni, ma questa medaglia ci mancava e ci tenevamo moltissimo. In gara abbiamo fatto strategia a bomba. Ieri abbiamo studiato gli avversari, i percorsi, i ritmi, i tempi. Siamo stati tutti bravi. Le ragazze a mantenere posizione e seguire rotte e scie giuste. Poi Acerenza mi ha dato il cambio giusto”, dice Paltrinieri. “Avevo chiesto a Mimmo si farmi partire primo, in testa, non dietro né all’ Ungheria né alla Germania. Ci è riuscito e io ho tenuto botta. Il mondiale non era iniziato nel modo giusto, senza medaglie e pass olimpico, ma la condizione è cresciuta nel tempo. Sappiamo quanto siamo forti. Dobbiamo provare ad esprimerlo sempre, malgrado le difficoltà, anche se obiettivamente il progetto fondo sta andando benissimo. Questa medaglia ne è la dimostrazione. Abbiamo sognato tante volte di vincere l’oro ai mondiali come squadra e finalmente ci siamo riusciti”, aggiunge
“Abbiamo ribaltato onde e avversari. Siamo stati fantastici. Pozzobon e Taddeucci hanno gestito le frazioni, facendomi partire senza un distacco clamoroso. Io ho gestito bene le correnti. Sapevo che ogni secondo era importante, così negli ultimi 50-60 metri ho messo le gambe a tutta. Sapevo che era l’ultimo sprint del mondiale e ho lasciato tutte le energie in acqua per accontentare Paltrinieri che mi aveva chiesto di partire in testa. Poi lui ha chiuso alla grande. Dopo il cambio ero quasi sicuro del successo, ma finché non tocchi può succedere di tutto ed il mare oggi era difficile; é stato importante valutare bene le correnti, evitare ostacoli, adeguarsi. La frazione di Greg é stata infinita. La cosa bella è cantare l’inno di Mameli tutti insieme. Da squadra, con la squadra. C’é unione, forza, compattezza. L’Italia è forte”, le parole di Acerenza al sito della Federnuoto.
“Wow, che emozione. Siamo campioni del mondo. Non abbiamo lasciato nulla al caso. Cambi perfetti. Sintonia totale. Gara eseguita come studiata. C’è tanta soddisfazione. Sono riuscita a tenere la scia di Leonie Beck e dare un buon cambio ad Acerenza. Siamo uno squadrone”, esulta Taddeucci.
“Sono contentissima, è la prima volta che nuoto la staffetta e ho conquistato subito la medaglia d’oro. Per me che provengo dalle gare più lunghe è stato davvero un campionato del mondo esaltante. Ho tratto consapevolezza e determinazione. Partire subito forte coi maschi non é stato facile, però sono riuscita a seguire le loro scie e a dare un buon cambio. Il resto l’ha fatto la squadra di cui è un onore essere parte”, chiosa Pozzebon.

(Adnkronos)