Bombe a grappolo all’Ucraina, Biden: “Ne hanno bisogno”


Il presidente Usa torna a difendere l’invio delle controverse armi a Kiev: “Decisione difficile, ma questa guerra è giocata sulle munizioni, e le stanno esaurendo”
Washington, 10 lug. L’ucraina “ha bisogno” delle bombe a grappolo per difendersi dall’invasione della Russia. Così Joe Biden è tornato a difendere l’invio delle controverse armi a Kiev. “E’ stata una decisione difficile, c’è voluto del tempo per convincermi a farlo – ha ammesso il presidente americano intervistato dalla Cnn – ma la cosa più importante è o hanno le armi per fermare ora i russi, per impedire che questi blocchino l’offensiva ucraina, o non le hanno. E credo che abbiano bisogno di queste armi”.
L’annuncio fatto venerdì dalla Casa Bianca della decisione di sta provocando le critiche da parte di diversi alleati della Nato che sono tra i 123 Paesi che aderiscono alla convenzione che proibisce la produzione e l’uso di queste bombe che al momento dell’esplosione diffondono decine di mini ordigni che spesso rimangono inesplosi costituendo una grave minaccia per i civili anche a conflitto terminato.
“Gli ucraini stanno finendo le scorte di munizioni – ha aggiunto Biden – questa è una guerra giocata sulle munizioni, e le stanno esaurendo, ed anche noi stiamo diminuendo le scorte. Così alla fine ho accolto la raccomandazione del dipartimento della Difesa per permettere l’uso, non permanente, ma per un periodo transitorio” delle bombe a grappolo. La decisione di inviare cluster bomb in Ucraina sta provocando critiche e polemiche anche da parte di esponenti del partito democratico americano.
L’invio all’Ucraina di bombe a grappolo, rischia di creare problemi umanitari gravi nella zona di conflitto, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. “La decisione degli Usa ha creato tensioni in tutta la comunità internazionale, con molti Paesi che hanno espresso il loro parere negativo. L’invio irresponsabile di munizioni a grappolo rischia di innescare problemi umanitari”, ha aggiunto Mao, interpellato dall’agenzia russa Tass.

(Adnkronos)