Wagner, 007 Kiev: “Servizi sicurezza Russia incaricati di uccidere Prigozhin”


“In ogni caso, tutti questi potenziali tentativi di assassinio non saranno rapidi. Ci vorrà del tempo”. Washington Post: “Incombe minaccia Mosca, ma Wagner continua a fare affari”
Kiev, 30 giu. Il servizio di sicurezza russo (Fsb) sarebbe stato incaricato di eliminare fisicamente Yevgeny Prigozhin, il capo del Gruppo Wagner protagonista la scorsa settimana di un ammutinamento contro il Cremlino. Lo ha rivelato il capo dell’intelligence militare di Kiev, Kyrylo Budanov, in un’intervista a ‘War Zone’ rilanciata dal sito del ‘Kyiv Independent’.
“In ogni caso, tutti questi potenziali tentativi di assassinio non saranno rapidi. Ci vorrà del tempo per avere gli approcci adeguati e per raggiungere la fase in cui saranno pronti per condurre questa operazione enorme”, ha detto Budanov.
Il capo dell’intelligence ucraina ha aggiunto che Prigozhin non intenderebbe far stazionare a lungo le sue truppe in Bielorussia, ma piuttosto vorrebbe creare un hub nell’ex repubblica sovietica per scopi logistici e di reclutamento. “E quello che accadrà dopo è che la maggior parte del personale che era precedentemente impegnato nei combattimenti in Ucraina sarà gradualmente trasferito in Africa per continuare le operazioni lì”, ha aggiunto.
“Mentre Mosca decide cosa fare” con il Gruppo Wagner, intanto in Siria “resta in vigore una sorta di tacito status quo”, con il gruppo di mercenari guidato da Yevgeny Prigozhin che continua a fare affari, grazie anche al flusso di entrate generato dalla protezione di siti redditizi come giacimenti petroliferi e miniere d’oro. Ma il futuro del gruppo in Siria appare in bilico, scrive il Washington Post, e gli osservatori guardano ai prossimi passi della Russia per capire quale futuro avrà l’organizzazione di Progozhin nel Paese arabo.
“La Wagner è ancora dispiegata in aree ricche di risorse dove le forze del presidente siriano, Bashar al-Assad, hanno nominalmente il controllo, ma fanno affidamento sull’aiuto delle unità militari e di polizia russe”, hanno osservato Anna Borshchevskaya, Ben Fishman e Andrew Tabler del Washington Institute for Near East Policy, in un recente rapporto.
“Queste includono i più grandi giacimenti di gas naturale e petrolio della Siria (Shaer, al-Mahr, Jazar e Jihar), dove notizie indicano che la Wagner abbia utilizzato una società di comodo chiamata Evro Polis per ricevere fino a un quarto dei profitti della produzione – scrivono gli analisti – Il regime di Assad apparentemente ha concesso a Wagner questa quota perché il gruppo ha riconquistato i giacimenti dallo Stato islamico e ha continuato a proteggerli dalle incursioni dell’opposizione. Qualsiasi cambiamento in questo accordo rivelerebbe molto sull’equilibrio del controllo russo in Siria”.
Nei giorni scorsi, l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede a Londra, aveva dato notizia di un ultimatum che Mosca avrebbe dato agli oltre 2mila mercenari di Wagner in Siria, intimando o di unirsi all’esercito russo o di lasciare il Paese. A rivelarlo è stato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede a Londra, secondo cui la Russia ha fissato un calendario per smobilitare tutti i contractor siriani che combattono a fianco del Gruppo Wagner, circa 3.000 reclute.

(Adnkronos)