Ucraina, Zelensky: “Controffensiva lenta, non è un film di Hollywood”


Il presidente interviene alla conferenza di Londra: “Kiev ha unito l’Ue come mai prima, è lotta per la libertà”. Usa e Gb annunciano altri aiuti. Accordo Ue su undicesimo pacchetto sanzioni Russia
Londra, 21 giu. La controffensiva dell’Ucraina nella guerra con la Russia procede, anche se più lentamente del previsto. “Non è un film di Hollywood”, dice il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista alla Bbc a Londra, prima di intervenire in video alla conferenza sulla ricostruzione del paese.
I progressi dei soldati di Kiev sono “più lenti di quanto previsto”, ma serve cautela perché “ci sono vite in gioco” e ci sono mine disseminate su circa 200.000 chilometri quadrati di territorio. L’Ucraina afferma di aver riconquistato otto località nella regione meridionale di Zaporizhzhia e in quella orientale di Donetsk. “Alcuni credono che questo sia un film di Hollywood e si aspettano risultati immediati. Non è così – ha detto Zelensky – Qualunque cosa vogliano alcuni, compresi tentativi di fare pressioni su di noi, con tutto il rispetto, avanzeremo sul campo di battaglia nel modo che riteniamo migliore”.
Zelensky ha ripetuto che per ora non ci saranno negoziati con la Russia. Il presidente ucraino non vuole si arrivi a una sorta di di “conflitto congelato”. Sulle armi nucleari tattiche russe in Bielorussia, Zelensky ha ripetuto che il leader russo Vladimir Putin “è pericoloso per noi dal 2014 quando ha occupato i primi territori” dell’Ucraina”. “Parlerà dell’impiego di armi nucleari, ma non credo sia pronto a usarle perché teme per la sua vita – ha aggiunto – Ma non c’è modo di dirlo con certezza, soprattutto perché si tratta di una persona senza legami con la realtà, che, nel XXI secolo, ha lanciato una guerra su vasta scala contro il suo vicino”.
“E’ come se non capisse pienamente le sue stesse parole”, ha risposto, esitando un attimo, Zelensky quando gli è stato chiesto delle affermazioni di Putin che ha detto che il presidente ucraino è un “disonore per gli ebrei”. “Chiedo scusa, ma è come se fosse il secondo re dell’antisemitismo dopo Hitler – ha proseguito – E’ un presidente che parla. Un mondo civile non può parlare in questo modo. Ma era importante per me sentire la reazione del mondo e sono grato per il sostegno”.
L’Ucraina ”è riuscita a rendere unita l’Unione europea come non lo era mai stata prima”, ha detto Zelensky intervenendo in collegamento video alla Conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina che si è aperta oggi a Londra. Zelensky ha voluto dire ”grazie” alla leadership britannica e ai Paesi riuniti ”per il grande sforzo che state facendo e per la fiducia che avete riposto nel nostro paese”.
Intervenuto in collegamento video dopo l’apertura della conferenza affidata dal premier britannico Rishi Sunak, il presidente ucraino ha sottolineato che le imprese devono avere fiducia nel fatto che ciò che sarà ricostruito in Ucraina “non cadrà”. “Proteggiamo l’Ucraina e in questo modo proteggiamo la libertà. E quando ricostruiremo l’Ucraina, ricostruiremo la libertà. Paese, regione, continente, mondo: è un compito globale”, ha aggiunto il leader ucraino. ”Ricostruendo l’Ucraina stiamo ricostruendo molto più di un paese. Stiamo ricostruendo un mondo come sarà nella vita della nostra generazione e dopo di noi”. Questo mondo, si è chiesto Zelensky, “sarà pacifico? Sarà stabile? Sarà democratico? Dipende da tutti noi”.
Per il leader ucraino “è molto importante creare il terreno e le condizioni per evitare guerre in futuro”. ”Ci saranno da ripagare tutti i debiti accumulati durante il periodo bellico, ma siamo già in grado di collaborare per proteggere vite e iniziare a ricostruire. Questo è il nostro impegno”, ha detto Zelensky.
Il presidente ucraino ha quindi aggiunto che “la leadership russa ha molta, molta paura della nostra democrazia. Perché la democrazia apre la strada allo stato di diritto, eliminando la corruzione e i principi chiave dei nostri paesi: ogni persona è importante”.
I rappresentanti permanenti dei Paesi membri dell’Ue hanno trovato nel Coreper l’accordo politico sull’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per la guerra in Ucraina, che include misure mirate a prevenire l’aggiramento delle sanzioni già approvate e ulteriori sanzioni nei confronti di individui ed entità. L’accordo, annunciato via social dalla presidenza di turno del Consiglio Ue, viene accolto “con favore” dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, secondo la quale il pacchetto darà “un altro colpo alla macchina da guerra russa”.
Von der Leyen ha anche annunciato che il nuovo strumento per sostenere l’Ucraina che la Commissione Europea ha proposto di creare nel Quadro finanziario pluriennale dell’Ue, di qui al 2027, sarà finanziato con “trasferimenti dal bilancio Ue, con prestiti” finanziati emettendo titoli “sui mercati dei capitali e, alla fine, con ricavi provenienti dagli asset russi mobilitati. Presenteremo una proposta su questi beni prima della pausa estiva, perché chi ha perpetrato” l’aggressione all’Ucraina “deve rispondere di quello che ha fatto”. Gli ucraini, ha poi aggiunto, “ci dicono che quando immaginano il loro futuro, vedono la bandiera dell’Ue che sventola nelle loro città e io non ho dubbi sul fatto che saranno parte della nostra Unione”.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti economici statunitensi all’Ucraina per un valore di 1,3 miliardi di dollari, da destinare in particolare per l’energia e la ricostruzione delle infrastrutture. Intervenendo alla Conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina che si è aperta oggi a Londra, Blinken ha anche accusato la Russia di essere ”responsabile della distruzione dell’Ucraina” ritenendo che dovrà ”sostenere il costo della ricostruzione”. “Mentre la Russia continua a distruggere, noi siamo qui per aiutare l’Ucraina a ricostruire”, ha affermato Blinken.
E arriva anche dalla Gran Bretagna un importante pacchetto di sostegno finanziario all’Ucraina, compresi tre miliardi di dollari di garanzie sui prestiti della Banca mondiale per rafforzare la stabilità economica dell’Ucraina impegnata a respingere le forze russe. “Nell’arco di tre anni, forniremo garanzie di prestito per un valore di 3 miliardi di dollari. Stiamo anche lanciando un nuovo ponte tecnologico tra Regno Unito e Ucraina per promuovere investimenti e talenti, insieme al supporto per l’energia verde e altro ancora”. Si tratta, ha spiegato il primo ministro britannico Rishi Sunak, ”di un vasto sforzo collettivo di alleati e partner in tutto il mondo, compreso un nuovo significativo sostegno da parte dell’Ue”.
Sunak ha sottolineato che ”le istituzioni finanziarie stanno facendo la loro parte. Il Fmi stanzia 15 miliardi di dollari in Ucraina nei prossimi quattro anni come parte di un impegno di 115 miliardi di dollari da parte del G7 e dei suoi partner e istituzioni come la Bers, fornendo capitale di avviamento per sostenere la crescita trainata dal settore privato”. Il premier britannico ha detto che ”dobbiamo costruire una piattaforma per il business. Solo loro possono davvero accogliere l’innovazione e gli investimenti di cui l’Ucraina ha bisogno. Ed è per questo che stiamo lanciando il business compact ucraino affinché il settore privato si impegni a sostenere la ripresa e la ricostruzione dell’Ucraina”.
Il premier britannico ha quindi annunciato ”l’assicurazione contro i rischi di guerra. Questo è un enorme passo avanti per aiutare gli assicuratori a sottoscrivere gli investimenti in Ucraina, rimuovendo uno dei maggiori ostacoli e dando agli investitori la fiducia di cui hanno bisogno per agire”.
Il finanziamento annunciato oggi dalla Gran Bretagna ”sosterrà i servizi pubblici vitali, compreso il costo della gestione di scuole e ospedali”, si legge in una nota del governo britannico, sottolineando che si tratta di una ulteriore prova dell”’incrollabile impegno del Regno Unito nei confronti del paese, sia ora che in futuro”. Il patto consentirà, secondo il governo britannico, il commercio, gli investimenti, la condivisione di competenze tra pari e pratiche commerciali responsabili in Ucraina, in modo che possa ricostruirsi come un’economia resiliente, agile e prospera. Tra le aziende coinvolte nel progetto vengono citate Virgin, Sanofi, Philips, Hyundai Engineering e Citi.

(Adnkronos)