Titanic, sottomarino disperso: sul Titan ossigeno per meno di 40 ore


La Guardia costiera continua a cercare nell’Oceano Atlantico
Washington, 20 giu. “Le ricerche del sottomarino scomparso finora non hanno dato risultati”. La Guardia costiera degli Stati Uniti fornisce un aggiornamento sulle ricerche del sottomarino Titan, disperso nell’Oceano Atlantico mentre scendeva verso la profondità di 3.800 metri per avvicinare il relitto del Titanic. A bordo del Titan, di cui , sono presenti 5 persone “a cui rimangono circa 40 ore di ossigeno”, secondo la stima resa nota nella prima serata italiana. “Sulla base dei report iniziali, sappiamo che a bordo c’è aria respirabile per circa 40 ore”, ha spiegato il capitano Jamie Frederick, aggiungendo che “le ricerche non hanno prodotto alcun risultato”.
Il Pentagono intanto ha inviato aerei a perlustrare l’area dove si ritiene possa essere sparito il sottomarino, come ha fatto sapere lo stesso dipartimento per la Difesa, precisando che già nelle ultime 24 ore hanno condotto voli di ricognizione due aerei militari C-130, mentre oggi è stato inviato un C-130 della Guardia nazionale.
Il sistema di soccorso sottomarino della Nato non è in grado di raggiungere le profondità richieste per fornire assistenza nelle ricerche del batiscafo scomparso nell’Atlantico dopo essersi immerso per perlustrare il relitto del Titanic. A renderlo noto il ministero della Difesa britannico che sta ”continuando a monitorare la situazione” ed è ”pronto a mettere a disposizione la sua esperienza”. Ma, come si legge in una nota, i sottomarini Nato potrebbero non essere in grado di raggiungere il relitto nell’Oceano perché ”le profondità marine superano di gran lunga” quelle in cui si può operare in sicurezza.
Un sommergibile della Nato, utilizzato per salvare l’equipaggio di un sottomarino colpito, può operare a 610 metri, mentre un veicolo telecomandato può raggiungere una profondità di 1 chilometro. Il relitto del Titanic si trova a 3.800 metri.
Un uomo d’affari britannico e uno pakistano, l’amministratore delegato della società che ha organizzato la missione per la perlustrazione del relitto del Titanic e un esploratore francese. Si ritiene che siano loro, sebbene non ci siano conferme ufficiali, i passeggeri del batiscafo scomparso nell’Oceano Atlantico. Tra loro Hamish Harding, un esploratore e uomo d’affari britannico di 58 anni, presidente della società aeronautica Action Aviation. Ci sono poi l’uomo d’affari pakistano Shahzada Dawood , amministratore del Seti Institute, insieme a suo figlio Suleman.
A bordo anche Stockton Rush, l’amministratore delegato di OceanGate, la società che ha organizzato la missione. In base a un suo post su Facebook prima di partire si ritiene che anche l’esploratore francese di 73 anni Paul-Henry Nargeolet sia a bordo.

(Adnkronos)