Ucraina, la controffensiva avanza. Allerta per livello acqua Zaporizhzhia


Liberati dalle truppe di Kiev quattro villaggi nel Donetsk. Aiea chiede accesso alla centrale nucleare
Avanza la controffensiva ucraina. Le forze armate di Kiev affermano di aver ripreso il controllo di un’altra piccola località nella regione di Donetsk. Secondo le ultime notizie, è stato “liberato” il villaggio di Storozhove. “La bandiera nazionale sventola di nuovo a Storozhove e accadrà lo stesso per ogni insediamento fin quando non libereremo tutto il territorio ucraino”, ha rilanciato su Telegram il vice ministro della Difesa ucraina, Hanna Maliar. Nelle ultime ore i militari ucraini hanno anche annunciato di aver ripreso il controllo di Blahodatne, Neskuchne e Makarivka, lungo il fiume Mokri Yaly.
Le Forze Armate ucraine riferiscono di “perdite significative” per i russi “nell’ultima settimana” intorno alla città di Bakhmut, nel Donetsk. “Gli invasori russi hanno subito perdite significative nell’ultima settimana sull’asse Bakhmut”, fa sapere via Facebook lo Stato Maggiore dell’Esercito di Kiev, aggiungendo che “ogni giorno più di 50 occupanti arrivano con ferite gravi in un ospedale militare nei pressi di Persianovka, nella regione russa di Rostov”. “L’ospedale è strapieno ed è alto il tasso di mortalità tra i feriti gravi a causa della mancanza di personale medico”, affermano i militari ucraini, sostenendo che la Russia abbia “cercato di migliorare la situazione tattica nell’asse Bakhmut” con “operazioni di offensiva, senza successo, in direzione di Ivanivske e Bila Hora”. Secondo il resoconto, ieri l’Aeronautica ucraina ha bombardato obiettivi “concentrazione di truppe nemiche”, due posti di comando, due unità di artiglieria e una stazione radar.
Nelle ultime 24 ore, afferma inoltre il bollettino odierno diffuso dalle forze di Kiev, sono stati “eliminati” 540 combattenti russi, che portano il totale a “circa 216.180” dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il 24 febbraio dello scorso anno. Dall’inizio del conflitto, secondo Kiev, sono stati distrutti 3.931 tank, 3.746 sistemi di artiglieria, 362 sistemi di difesa antiaerea, 314 jet, 299 elicotteri, 3.307 droni, 1.183 missili da crociera e 18 unità navali delle forze russe. Da quando lo scorso settembre il ministro russo della Difesa Sergei Shoigu confermò un bilancio di 5.937 militari morti nel conflitto, Mosca non ha mai più aggiornato il bollettino dei caduti.
Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi ha chiesto di poter accedere alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande dell’Europa nel sud dell’Ucraina, per verificare i livelli dell’acqua dopo l’attacco contro la diga di Nova Kakhovka. La diga era utilizzata per raffreddare i reattori della centrale di Zaporizhzhia ed è stata segnalata “una discrepanza significativa” nei dati sui livelli dell’acqua. Quando il livello dell’acqua è inferiore a 12,7 metri, le pompe non possono prelevare l’acqua dal serbatoio e trasportarla all’impianto. “E’ possibile che questa discrepanza nei livelli misurati sia causata da un corpo idrico isolato separato dal corpo più grande del serbatoio – ha affermato Grossi -. Ma lo sapremo solo quando avremo accesso alla centrale termica”.
La Corte penale internazionale (Cpi) ha aperto un’indagine sull’attacco contro la diga di Nova Kakhovka nella provincia di Kherson, nel sud dell’Ucraina, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso notturno. “I rappresentanti della Corte penale internazionale hanno visitato la regione di Kherson nei giorni scorsi”, ha detto il presidente ucraino. “Il primo giorno dopo il disastro, l’ufficio del procuratore generale (di Kiev, ndr) ha inviato una richiesta alla Corte penale internazionale riguardante un’indagine su questo disastro e il lavoro è già iniziato”, ha affermato Zelensky, aggiungendo che sono circa quattromila le persone che sono state evacuate.

(Adnkronos)