DECRETO LAVORO: IL COMMENTO DEL PRESIDENTE CONFCOMMERCIO VENETO PATRIZIO BERTIN

INDISPENSABILE SOSTENERE LE IMPRESE, PERCHÉ IL LAVORO NON SI CREA PER DECRETO, MA CON LO SVILUPPO ECONOMICO. E RILANCIARE I CONSUMI, PER CONTRASTARE L’INFLAZIONE, METTENDO PIÙ SOLDI IN BUSTA PAGA, RENDENDO STRUTTURALE IL TAGLIO DEL CUNEO FISCALE”

E’ una sostanziale apertura di credito, quella che il presidente di Confcommercio Veneto, Patrizio Bertin, esprime nei confronti delle misure varate dal governo, sulle quali dichiara: “Il governo deve fare il suo lavoro e si è assunto le responsabilità scritte nel decreto. Quando si prende una decisione, saranno poi i fatti a dire se va bene o se va rivista. Una cosa è certa: detassare e sburocratizzare sono provvedimenti indispensabili per dare ossigeno alle imprese, che vanno sostenute in concreto, perché il lavoro non si crea per decreto, ma con lo sviluppo economico”.

A tenere banco è, in particolare, il tema del cuneo fiscale, sul quale il ministro del Lavoro ha manifestato l’auspicio che possa estendersi anche oltre il termine del 31 dicembre prossimo. “Non c’è altra strada per dare più soldi in busta paga ai lavoratori – sottolinea Bertin – Solo aumentando il potere d’acquisto della moneta potremmo fronteggiare l’inflazione che, notizia di oggi, è tornata a salire sia rispetto a marzo, +0,7%, che rispetto aprile dell’anno scorso, +8,3%. Così potremmo rilanciare i consumi che da troppo tempo sono contratti per le ragioni che tutti conosciamo”.

Conclude il presidente Bertin: “Sarà fondamentale continuare nel 2024 l’azione intrapresa. Basta con i provvedimenti a spot, serve una strategia e una programmazione di lungo respiro”.

Venezia, 2 maggio 2023

(Ascom Padova)