Le tre prelibatezze tipiche da assaggiare a Padova

Quando si parla dell’Italia, si parla di cucina. Ormai nel mondo tutti riconoscono l’eccellente qualità della cucina italiana e la grande varietà di piatti tipici che rappresentano il nostro paese nel mondo. Oltre che per la famosissima pizza, la cultura culinaria tricolore è celebrata a livello internazionale anche per altri piatti come gli spaghetti, la pasta, la mozzarella, la lasagna e tanto altro.

Eppure la cucina italiana è molto variegata, regionalizzata, motivo per cui spesso non si conosce la vera origine di ciascun piatto né l’abbondanza dell’offerta culinaria esistente in Italia. Ad esempio, a Padova è possibile mangiare, anche grazie ad un ottimo sistema di prenotazione per ristoranti, tante specialità tipiche che però non sono prese in considerazione nel mondo.

Vediamo insieme quali sono i tre piatti più iconici del padovano. Vediamo tutto quello che questa bellissima città ha da offrire ai suoi turisti che vogliono godersi un pranzo o una cena davvero unici.

1) I Bigoli

Tutte le persone al mondo conoscono sicuramente gli spaghetti, ma non sanno che non sono l’unico tipo di pasta lunga mangiata in Italia. Ad esempio, a Padova sono molto famosi i bigoli, un tipo di pasta fresca di forma allungata ma con spessore maggiore rispetto agli spaghetti e leggermente più ruvidi.

Di solito i bigoli si preparano in due modi molto particolari: con un gustoso ragù d’anatra, oppure con il condimento di sarde e capperi. Sono due piatti dal sapore squisito e ricco. Il ragù d’anatra ha un sapore deciso e dolciastro, mentre i bigoli sarde e capperi conquistano i palati più audaci grazie all’intensa sapidità.

2) Baccalà alla cappuccina o alla padovana

Il baccalà è una delle materie prime più tipiche di Padova, ma in realtà è preparato generalmente in tutto il Veneto. Si tratta di un prodotto risalente ai tempi della Serenissima, periodo nel quale venne importata questa specie di merluzzo in Italia. A seconda della città in cui ci si trova, il baccalà vede preparazioni e cotture differenti.

A Venezia, ad esempio, il baccalà è servito generalmente “mantecato” come fosse una crema, e poi servito con crostini o polenta; a Vicenza, invece, il baccalà è solitamente sottoposto a lenta cottura, condito con abbondante cipolla e accompagnato da polenta gialla; infine, la ricetta padovana vuole un’aggiunta di pinoli, alloro uvetta, cannella e acciughe. Esistono tuttavia molte altre modalità di preparazione del baccalà, ed è uno di quei prodotti che non manca mai nel menù settimanale dei veneti, i quali sono molto attenti a evitare gli sprechi.

3) La torta pazientina

Per concludere il nostro menù da tre portate, non poteva mancare il dolce! Il prodotto di punta padovano è sicuramente la torta pazientina, un dolce storico la cui origine risale addirittura al 1600. Si dice che questa torta sia nata in un convento e che fosse data ai malati (da cui il nome “pazientina”) mentre altri sostengono che il termine “pazientina” stia ad indicare la pazienza necessaria per la sua preparazione.

Nello specifico si tratta di una torta multistrato, di frolla “bresciana” (alle mandorle) e di pan di spagna, con tempi di preparazione che si aggirano intorno ai 60 minuti. Viene di consueto farcita con crema allo zabaione e guarnita con scaglie di cioccolato.

Dove mangiare a Padova?

Come abbiamo potuto vedere, la città di Padova offre una cucina davvero unica e squisita ed è possibile mangiare, oltre alle pietanze da noi elencate, anche tanti altri prodotti tipici e dal sapore unico come, ad esempio: il Pan del Santo, molti risotti con i rovanassi (che sono fegatini di pollo), e la pasta e “fasoi”, ovvero con fagioli.

Padova non offre soltanto la possibilità di gustare piatti tipici di ottima qualità, ma permette anche di visitare zone di interesse storico notevole e luoghi incantevoli. Sono molti i punti rilevanti da visitare nel centro, come ad esempio la basilica di Sant’Antonio e, soprattutto, la Cappella degli Scrovegni, all’interno della quale sono presenti anche alcuni affreschi di Giotto. Dopo aver visitato il centro, potrete scegliere di mangiare in una delle tante osterie e ristoranti presenti, non spostandosi mai dal cuore della città.

Oppure, un’altra soluzione è andare a mangiare sui Colli Euganei, anche se si trovano un po’ più dislocati. Questi colli di origine vulcanica di altezza compresa tra i 300 e i 600 metri, offrono un panorama di straordinaria bellezza, immersi nel verde e sono il primo Parco Regionale istituito in Veneto. In questo luogo, a pochi chilometri a sud di Padova, potrete gustare la veracità della cucina padovana, in tutta la sua purezza, senza rinunciare alla bellezza che spesso anche gli occhi impongono.