Che cos’è il 5 per mille e perché è importante fare una scelta

Quando arriva il momento di fare la dichiarazione dei redditi, si ripresenta ogni anno la solita domanda a tutti i contribuenti: a chi destinare il 5 per mille? Purtroppo in molti sottovalutano l’importanza di questo dettaglio e non fanno alcuna scelta, spesso perché non sanno bene di cosa si tratta e quali sono le opzioni a disposizioni. Eppure, donare il proprio 5×1000 ad un’associazione in particolare significa fare la differenza e contribuire, seppur nel proprio piccolo, a finanziare progetti importanti dal grande valore sociale. Vale dunque la pena fare un po’ di chiarezza: vediamo cos’è il 5 per mille, come funziona e perché è così importante fare una scelta ponderata.

Che cos’è il 5×1000

Il 5 per mille è una quota dell’Irpef, ossia dell’imposta sul reddito che tutti i lavoratori sono tenuti a pagare allo Stato e che infatti viene trattenuta dallo stipendio lordo. Per andare più nello specifico, corrisponde allo 0,5% dell’Irpef ed è possibile destinarla ad un’associazione no profit in particolare, in modo da sostenerla dal punto di vista economico. A questo punto è bene specificare che se non si opera alcuna scelta e dunque non si firma, il 5 per mille va a finire nelle casse dello Stato insieme al resto delle imposte. Per il contribuente dunque non vi è alcun vantaggio economico: si tratta in tutti i casi di un importo che viene perduto e che non si può riscattare. Ecco perché non ha senso scegliere di non donare il cinque per mille delle proprie imposte effettive.

A chi si può donare il 5 per mille

Il 5 per mille si può donare ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale: enti che dunque svolgono attività socialmente rilevanti come ad esempio Medici Senza Frontiere. Insignita del premio Nobel per la pace, questa organizzazione è impegnata ormai da decenni nella gestione delle emergenze sanitarie in tutto il mondo. Oggi più che mai dunque Medici Senza Frontiere necessita di fondi per portare a termine progetti che hanno una rilevanza fondamentale. Questa organizzazione internazionale utilizza il denaro ricevuto grazie alle donazioni del 5 per mille per intervenire contro la malnutrizione, fornire assistenza sanitaria e psicologica alle popolazioni e ai bambini, rispondere all’emergenza Coronavirus in Italia e nel mondo e molto altro. Devolvere il proprio 5×1000 a Medici Senza Frontiere dunque significa fare molto, senza rinunciare di fatto a nulla.

Come donare il proprio 5 per mille

È possibile donare il proprio 5 per mille ad un’associazione in particolare compilando l’apposito riquadro della dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Unico PF) oppure quello che si trova all’interno della certificazione unica (CU). Bisogna però conoscere il codice fiscale dell’associazione in questione, in modo da specificarlo per iscritto ed essere sicuri che vada effettivamente al beneficiario indicato.

Vuoi devolvere la tua quota a Medici Senza Frontiere? Per la tua scelta per la destinazione del cinque per mille clicca qui e scopri il codice fiscale da indicare. Ti basterà inserirlo nell’apposito riquadro e sarai certo che il tuo 5×1000 andrà a finire nelle mani giuste.

Cosa succede se si lascia il riquadro del 5×1000 libero

Se lasci il riquadro del 5 per mille libero e dunque non esprimi alcuna preferenza e non firmi, allora la tua quota pari allo 0,5% dell’Irpef va a finire nelle casse dello Stato, insieme alle altre tasse. È per questo che non vale la pena sottovalutare questo dettaglio: effettuando una scelta hai la possibilità di sostenere progetti umanitari importanti ed è un vero peccato non farlo. Associazioni ed organizzazioni no profit come Medici Senza Frontiere hanno bisogno di questi fondi e li utilizzano per scopi decisamente nobili.

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