Vicenza: Gdf scopre maxi frode Iva nel settore carburanti, 4 arresti (3)

(Adnkronos) – Tale schema fraudolento è stato nel tempo più volte modificato. In un primo caso, utilizzando un’altra società con sede in Roma, che ha ceduto il carburante estratto dal deposito veneziano per rivenderlo direttamente a clienti finali applicando l’Iva che veniva però indebitamente compensata con falsi crediti d’imposta, ceduti da altre società gestite presso lo studio professionale romano. In un secondo caso, interponendo una società incaricata di acquistare il prodotto da un’impresa inglese senza applicazione dell’Iva, che è stato ceduto a clienti finali con l’imposta, che però non veniva versata all’erario per effetto dell’utilizzo di fatture false.
Inoltre, è stato accertato che i due esperti di prodotti petroliferi avevano gestito una ulteriore società che si è approvvigionata di ulteriori 24 milioni di litri di carburante da altro deposito veneziano, per poi immetterlo in consumo senza versare l’Iva per 6 milioni di euro.
Il profitto illecitamente conseguito, corrispondente all’Iva evasa, è stato monetizzato dall’organizzazione mediante il trasferimento, giustificato da ulteriori fatture per operazioni inesistenti, di ingenti somme di denaro verso soggetti economici compiacenti con sede dichiarata all’estero (Cina, Hong Kong, Taiwan) nonché verso una miriade di società cartiere operanti nell’area campana, i cui amministratori prestanome provvedevano a loro volta al sistematico prelevamento di denaro contante presso molteplici uffici postali.

(Adnkronos)