Famiglia: Ciambetti (Veneto), ‘dovrà essere al centro delle politiche delle città del futuro’ (2)

(Adnkronos) – Ciambetti ha poi continuato “Molte delle nostre città sono malate – ha continuato Ciambetti – pensiamo a quella malattia che si chiama gentrificazione, che svuota i quartieri popolari spingendo ai margini della città i meno abbienti aumentando le pressioni e la domanda sociale nelle periferie sempre più degradate. Ancora oggi troppi piani urbanistici sono testimonianza di una serie di compromessi in cui spesso hanno prevalso le logiche dei grandi speculatori. Non dimentichiamo poi le grandi mutazioni portate in molte realtà dal turismo di massa che sta trasformando e svuotando molti centri storici: l’emblema più evidente di ciò è Venezia, ma Venezia non è sola a fronteggiare questo scenario. Sappiamo che negli anni a venire le città continueranno ad attrarre quote sempre più elevate di abitanti con l’abbandono delle campagne: queste città, già oggi segnate dal degrado, dalla carenza di servizi, potranno reggere l’impatto e svolgere la loro funzione solo se sapranno riconvertirsi e riscoprire la loro anima, l’essere appunto il luogo del diritto”.
“La città come una casa, una casa come una città, avrebbe suggerito Andrea Palladio: la nostra sfida di oggi sta nel passare alla ricostruzione di un nuovo tipo di cittadinanza, che non stia scomoda e segregata in alloggi precari di periferia, ma che condivida consapevole l’idea di una “home” allargata e ricca di servizi adeguati a iniziare dalla sicurezza e dalla formazione scolastica, dall’assistenza sociale alla mobilità, all’attenzione ai più deboli in quartieri vivibili, in condomini intergenerazionali in cui gli anziani danno il loro contributo ma trovano anche aiuto nei residenti più giovani”, ha concluso.

(Adnkronos)