Veneto: contro la povertà cresce la rete degli empori sociali (2)

(AdnKronos) – “L’aumento delle disuguaglianze e le nuove marginalità sociali – commenta l’assessore – si traducono anche in povertà alimentare ed educativa. Gli empori solidali veneti non sono solo minimarket di generi di largo consumo in distribuzione gratuita, ma soprattutto agenzie di integrazione ed inclusione sociale”. La Regione, a partire dal 2012, ha costantemente sostenuto e promosso gli empori sia attraverso operazioni di sistema, come gli accordi con la Federdistribuzione e con l’Osservatorio regionale sui rifiuti-Arpav, che con contributi diretti per il personale e i volontari impiegati, la loro formazione, per le spese di affitto dei locali utilizzati anche come magazzino, per le attrezzature informatiche, nonché per interventi finalizzati ad “educare” ad una sana alimentazione (con alimenti “freschi”) e alla cura e igiene delle persone e dell’ambiente.
Per la prossima annualità i contributi regionali stanziati ammontano a 600 mila euro. Nell’ultimo quadriennio la Regione ha sostenuto questa esperienza di sussidiarietà e solidarietà territoriale con oltre 2 milioni di euro e con linee-guida per rendere omogeneo e qualificato il servizio.
Si è così provveduto a distinguere tra ‘emporio ad attività diretta’ ed ‘emporio ad attività indiretta’ al fine di definirne in modo compiuto l’organizzazione gestionale e logistica: i primi sono dei piccoli supermercati dove si sviluppano, anche attività laboratoriali, culturali e di integrazione sociale; i secondi prevedono il reperimento, recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze agli utenti finali attraverso la mediazione in partenariato di una rete di organizzazioni, enti e soggetti del terzo settore.

(Adnkronos)