Siccita: da regione veneto piano irriguo da 161 mln di euro, al via 24 cantieri

Venezia, 2 apr. (AdnKronos) – Il Veneto sta rischiando una crisi idrica uguale se non peggiore rispetto al 2017, anno della grande siccita. L’allerta arriva dall’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica Giuseppe Pan e dagli 11 Consorzi di bonifica del Veneto. A preoccupare non e solo l’andamento della stagione invernale che, dopo la tempesta Vaja di fine ottobre ha registrato il 54 per cento in meno della piovosita attesa tra dicembre e marzo e il 40 per cento in meno di manto nevoso, ma i cambiamenti climatici in atto nell’ultimo quarto di secolo.

“La siccita e ormai normalita – avvertono il presidente veneto dell’Unione bonifiche, Giuseppe Romano e il direttore di Anbi Veneto, Andrea Crestani – pertanto il sistema regionale dei Consorzi deve attivarsi in modo strutturale per realizzare bacini, garantire gli invasi e la portata dei fiumi, mantenere in funzione 25 mila chilometri di canali irrigui. L’obiettivo e gestire in modo ottimale e complessivo l’acqua, non solo a beneficio dell’agricoltura (che per gli usi diretti impiega circa il 30 per cento delle risorse idriche), ma soprattutto a scopo ambientale, a salvaguardia della vivibilita dell’intero territorio e della ricarica delle falde”.

La Regione Veneto dallo scorso anno ha messo in campo il piu cospicuo investimento finanziario dell’ultimo decennio per ottimizzare la rete irrigua e contrastare il rischio siccita. In questi giorni sono aperti (o stanno per aprire) 24 cantieri, dislocati nelle sei province del Veneto (Belluno esclusa). Complessivamente sono in programma opere per 161 milioni di euro: si tratta di interventi di ampliamento degli invasi, di ristrutturazione di condotte, di ammodernamento degli impianti irrigui, di ripristino della funzionalita delle derivazioni irrigue o di sostituzione di quelle contaminate o inefficienti, di realizzazione di barriere contro la risalita del cuneo salino.

(Adnkronos)