Migranti: a padova riapriranno sportelli centri informazione e servizi per integrazione (3)

(AdnKronos) – Nel dicembre del 2015, la precedente amministrazione ha prima sospeso e poi definitivamente chiuso i quattro sportelli CISI attivi nel Comune di Padova (altri sono regolarmente in funzione nei comuni limitrofi e in Provincia) privando la comunita straniera di un servizio utile, ma anche il Comune stesso di un punto d’ascolto e raccolta di dati e informazioni prezioso per calibrare le proprie politiche in questo campo. Tutto questo, mentre anche lo scorso anno gli sportelli attivi in ben 12 comuni della Provincia, una rete attiva gia dal 1998, ha assicurato agli stranieri li residenti assistenza e supporto, mentre a Padova gli unici sportelli disponibili sono quelli attivi presso l’Associazione Migranti Onlus.

“La nostra societa e oramai multietnica, e anche a Padova abbiamo decine di migliaia di stranieri, regolarmente residenti che qui vivono, lavorano e vanno a scuola – ragiona il sindaco Sergio Giordani – Una fetta di cittadini che si confronta spesso con pratiche complesse e che ha bisogno di potersi orientare all’interno del difficile mondo della nostra burocrazia. Per questo ho deciso di riattivare al piu presto i quattro sportelli CISI che incomprensibilmente la precedente Amministrazione ha chiuso, e per questo a breve voglio tornare firmare un protocollo di intesa con Prefettura, Questura, Provincia e Camera di Commercio, che ha l’obiettivo di mettere a sistema il gia buon rapporto di collaborazione attivo su questi temi”.

“E’ un interesse di tutti agevolare e migliorare le condizioni di accesso agli uffici da parte dei cittadini stranieri residenti a Padova e fornire loro una assistenza piu efficace. In collaborazione con gli altri enti coinvolti cureremo la formazione degli operatori che saranno agli sportelli. Come dico sempre, i problemi si risolvono non con gli slogan ma con la collaborazione e le azioni concrete. E la costruzione di una comunita equilibrata passa anche attraverso strumenti che prevengono difficolta, disagio sociale ed esclusione”, spiega.

(Adnkronos)