Societa’ svizzera brevetta tecnologie contro l’arte contraffatta

– Compiendo un importante passo contro l’arte contraffatta, la start-up sud-africana Artentika (Pty) Ltd, detenuta da una societa’ svizzera, annuncia di aver depositato il brevetto per due tecnologie innovative per determinare l’autenticita’ di opere d’arte.

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Il CEO di Artentika, Albertus Geldenhuys, riferisce: “Le nostre invenzioni si avvalgono della tecnologia quantistica o del DNA, che combinate con altre tecniche, generano un rendering composito dell’opera. L’interazione dell’artista con i suoi strumenti e materiali lascia un'”impronta digitale” unica. Aggiungendo la composizione molecolare del materiale, si ottiene “l’artomatrix™”, unico e multifattoriale, impossibile da replicare.”

Geldenhuys e il suo team vantano decenni di esperienza nella biometria di impronte digitali in grandi sistemi forensi e impianti di controllo degli accessi, avendoli impiegati sia nel terzo mondo che in ambiti di alta tecnologia. “Grazie alla nostra particolare capacita’ di estrarre dei dati utilizzabili da impronte digitali praticamente impercettibili, la FIFA si e’ avvalsa delle nostre prestazioni, attraverso una societa’ consociata, per installare un sistema di controllo degli accessi tramite impronte digitali presso la loro sede di Zurigo.” Ugualmente attratto dalla tecnologia quantistica, Geldenhuys co-invento’ e brevetto’ diverse tecnologie mirando all’autenticazione di oggetti e di persone. “Tuttavia, e’ dalla tecnologia di riconoscimento automatizzata di impronte digitali che, quattro anni fa, e’ nata l’idea di iniziare le ricerche per un sistema di autenticazione automatizzato di opere d’arte (Automated Art Authentication System (AAAS)™”, spiega.

Artentika utilizza attrezzature portatili per raccogliere i dati in loco. Geldenhuys sottolinea che “e’ oneroso trasferire un dipinto da una residenza, un ufficio o un deposito doganale in laboratorio. Vi e’ sempre il rischio di danneggiamento, furto o scambio. Se viene scelta la via quantistica, utilizziamo un apparecchio multifunzionale grande quanto una valigia. Una scansione richiede circa quattro minuti. In seguito creiamo una banca dati di riferimento tramite scansione di diverse opere dello stesso artista. L’opera in esame sara’ paragonata con questa banca dati. Entro 24 ore forniamo un rapporto. Se e’ necessario utilizzare del DNA, per esempio se non esistono altre opere rilevanti o se risultano inaccessibili, il procedimento richiede piu’ tempo, da giorni a mesi.”

Il Swiss Art Authentication Service offerto da Artentika sara’ a disposizione dall’autunno prossimo. Oltre a collezionisti, la societa’ anticipa che i suoi clienti saranno musei, case d’asta, banche, assicurazioni ed enti ufficiali. “Non vediamo l’ora di svelare alcuni dei misteri piu’ intriganti del mondo dell’arte”, conclude Geldenhuys.

http://www.artentika.art

(Immediapress – Adnkronos
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