Progetto Ville

Premessa
L’area del Parco Regionale dei Colli Euganei è particolarmente interessante sia dal punto di vista paesistico che storico – architettonico, essendo caratterizzata da una serie numerosissima, e poco indagata, stratificazione. La gestione del paesaggio e delle architetture, sia esse monumentali o cosiddette minori, attualmente è programmata attraverso un controllo delle richieste di trasformazione edilizia ed urbanistica da una commissione istituita dall’Ente. Oltre agli ordinari strumenti di tutela la gestione fa riferimento al Piano Ambientale attualmente in via di revisione.
La tutela così organizzata ha prodotto, e produce, una serie di discrasie evidenti che si manifestano sul territorio con trasformazioni e gestioni in alcuni casi perlomeno discutibili. L’Ente Parco, quindi, si prefigge di introdurre una serie di strumenti conoscitivi che possano, col tempo, supportare le scelte di gestione e tutela del territorio, e favorire la diffusione di una cultura del paesaggio e dell’architettura attualmente insoddisfacente.

Il programma
L’obiettivo della ricerca riguarda la possibilità di individuare le caratteristiche morfologiche del paesaggio e le caratteristiche delle emergenze architettoniche alfine di individuare strategie di tutela ed intervento programmate nel tempo. La necessità di razionalizzare le risorse esistenti sia in termini di beni che di fondi per la gestione degli stessi, obbliga l’ente gestore e di tutela a dotarsi di strumenti conoscitivi che abbiano, per quanto possibile, il carattere dell’oggettività e dell’uniformità del tipo di informazione. La prima parte del progetto ha scelto come ambito d’intervento lo studio territoriale mediante l’interpretazione su foto aeree e/o dell’area del Parco e una catalogazione delle ville venete alfine di sperimentare una metodologia da estendere per successive tappe all’intero patrimonio edilizio dell’area.
Il gruppo di lavoro è costituito da studiosi ed esperti di diverse matrici culturali per consentire un confronto di esperienze che porti ad un documento finale in grado di rispondere in modo esauriente alle richieste del committente. L’obiettivo prioritario riguarda la costituzione di un sistema territoriale georeferenziato che contenga al proprio interno l’individuazione dei siti interessati a partire dall’epoca preistorica all’epoca delle ville da insediamenti e/o trasformazioni antropiche che costituiscono la caratteristica dell’area.
Questa prima parte dello studio di carattere territoriale consentirà di definire aree in cui lo strumento di tutela e controllo dovrà essere particolarmente attivo e presente ed eventualmente intervenire con particolari strumenti di salvaguardia e/o gestione.
Tra i giacimenti culturali sono ovviamente annoverate le ville, non solo come localizzazione dell’edificato, ma anche individuazione del complesso sistema prossimo all’edificio che costituisce di per sé un valore fondamentale definito anche all’interno del Piano Ambientale e caratterizzato dal concetto di ambito. L’ambito della villa sarà messo a confronto con le carte del rischio esistenti con l’individuazione di una prima serie di fattori di potenziale pericolo per la conservazione del bene.
La possibilità di georeferenziare le informazioni consentirà di definire una banca dati collegabile con analoghi sistemi di catalogazione e descrizione dei beni architettonici e paesistici, con lo scopo di stabilire una possibilità d’interconnessione su più livelli consentita dalla standardizzazione di formati e procedure di analisi.
L’analisi puntuale del manufatto si articola su due livelli: speditivo e di approfondimento.
Il livello speditivo consentirà di realizzare un’individuazione complessiva di tutti gli individui, sviluppando un anagrafico del bene, un’individuazione del soggetto proprietario e una prima definizione della consistenza, basata sulla compilazione di una scheda speditiva organizzata per individuare le prime caratteristiche fisiche del bene, intese come definizione della morfologia degli elementi costitutivi la scatola edilizia. La scheda conterrà inoltre i vari codici identificativi con cui il bene è presente in banche dati, che consentirà una lettura incrociata e l’utilizzo di eventuali informazioni presenti. I contenuti della scheda speditiva sono qualitativi. La scheda di approfondimento è uno strumento che conterrà informazioni mirate ad individuare eventuali caratteristiche solo annotate in prima fase, ma meritevoli di approfondimento. La scheda di approfondimento si articola in schede del degrado, materiche, del dissesto ed eventualmente sui contenuti artistici presenti. I contenuti della scheda di approfondimento o analitica sono quantitativi.

La schedatura pertanto si prefigge il raggiungimento di alcuni obiettivi:

  • Individuazione georeferenziata del bene
  • Primo collegamento dell’ambito e del manufatto con le carte del rischio 
  • Prima caratterizzazione della morfologia del bene; descrizione qualitativa dell’oggetto
  • Individuazione di pesi e valori con cui definire un grado di sensibilità dell’oggetto
  • Definizione di una prima selezione di priorità di emergenza
  • Approfondimento con schede analitiche quantitative dello stato di conservazione
  • Individuazione dei gradi di rischio dell’oggetto
  • Definizione di programmi di intervento intesi come scale di priorità

L’analisi consentirà, quindi, di realizzare una cartografia a scala territoriale degli ambiti di tutela, del loro grado di integrità e di complessità di stratificazione antropica e qualità paesistica.
Questa cartografia sarà infine confrontata con il quadro di unione degli strumenti urbanistici e di tutela per definire un’unica mappa dei rischi legati sia alla natura dei luoghi che ad una gestione non attenta del territorio.

(Parco Colli Euganei)