PULIAMO IL MONDO A BRUSEGANA60 volontari puliscono gli argini e scoprono una discarica abusiva

volontari a Brusegana - Puliamo il mondoA fianco dell’argine di Brusegana, dietro l’aeroporto, alla convergenza con via Isonzo, c’era una discarica abusiva. C’era, perché domenica 9 ottobre è stata ripulita da quasi sessanta volontari di Legambiente, AISEC, Rangers d’Italia, Scout Neruda, Ca’ Sana, Città So.La.Re. e cittadini del quartiere.

A fianco dell’argine di Brusegana, dietro l’aeroporto, alla convergenza con via Isonzo, c’era una vera e propria discarica abusiva. C’era, perché oggi domenica 9 ottobre è stata ripulita da oltre cinquanta volontari di Legambiente, AISEC, Rangers d’Italia, Scout Neruda, Ca’ Sana, Città So.La.Re. e cittadini del quartiere.

E’ stato ritrovato un po’ di tutto. Latte vuote, bidoni d’olio, plastica varia, materiali di demolizione a lastre di eternit (vai alle foto allegate). Gratificante il risultato per i volontari, ma anche il finale, grazie al rinfresco offerto loro da Ca’Sana.

Prezioso il contributo di ApsAcegasAmga, che ha fornito le attrezzature per la pulizia, e che si incarica di portar via i rifiuti scovati, raccolti e ordinatamente accatastati dai partecipanti, e a cui saranno segnalati alcuni punti dove l’impegno dei volontari non e bastato.

“L’iniziativa – dichiara Sandro Ginestri, vice Presidente di Legambiente Padova- promossa in collaborazione dell’Assessorato all’Ambiente del Comune rientra nel contesto di Puliamo il Mondo: una serie di appuntamenti che dal 25 settembre si sono svolti a Padova, in Italia e nel mondo e che oggi si sono conclusi con questa pulizia e quella di parte del Piovego, organizzata dagli Amissi dell’omomimo corso d’acqua.

La scelta dell’area di Brusegana non è stata casuale, perché in zona vi sono diversi terreni che potrebero rientrare nella proposta di Legambiente e decine di altre associazioni di istituire un grande parco agropaesaggistico: una cintura verde tra la Brenta e il Bacchiglione per calmierare consumo di suolo, isole di calore estive, e favorire l’agricoltura biologica e di qualità di prossimità. Proposta apprezzata da molti comuni della cintura ed in un primo momento, anche dal Sindaco Bitonci, ma sulla quale stiamo ancora aspettando riscontri concreti”.

Anche Matteo Sandon animatore del ristorante biologico e centro culturale Ca’ Sana si sofferma sull’importanza del parco agropaesaggistico. “Stiamo sostenendo le esperienze di agricoltura biologica urbana che hanno intrapreso alcuni proprietari di terreni nella zona del Basso Isonzo. Crediamo che il processo di cementificazione che ha travolto la nostra città vada interrotto con urgenza e questo si può fare anche valorizzando la terra rimasta con esperienze di agricoltura urbana, a cui tanti cittadini sono interessati. L’area del Basso Isonzo può essere uno delle zone da cui far germogliare il progetto del parco agro-paesaggisticoche mira appunto a valorizzare maggiormente il nostro territorio e contrastare l’avanzare incontrollato del cemento”.

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