Doping, nuovi dati dagli hacker russi: fra i nomi anche Wiggins e Froome

Fancy Bears

Roma, 15 set. – (AdnKronos) – Gli hacker di ‘Fancy Bears’ hanno reso pubbliche le informazioni mediche riservate di altri 25 atleti in seguito all’attacco informatico al database della Wada. Dopo la prima parte dedicata esclusivamente agli atleti olimpici statunitensi, stavolta, nel mirino dei pirati informatici russi, il cui obiettivo dichiarato e’ quello di “raccontare al mondo il doping nello sport d’elite”, sono finiti atleti di otto Paesi: Usa (10 atleti), Gran Bretagna (5), Danimarca (1), Russia (1), Polonia (1), Repubblica Ceca (1), Romania (1) e Germania (5).

Fra i nomi di spicco, quelli dei due big del ciclismo britannico Bradley Wiggins e Chris Froome. Del plurimedagliato Wiggins, medaglia d’oro quattro anni fa a Londra nella prova a cronometro e vincitore del Tour de France nel 2012, vengono pubblicati 6 certificati di esenzione per uso terapeutico ottenuti tra il giugno 2008 e l’aprile 2013 per le sostanze salbutamolo, formoterolo, budesonide e triamcinolone acetonide. I primi tre certificati garantiscono l’esenzione per un anno. Nelle esenzioni di Wiggins si sottolinea che l’atleta e’ allergico al polline.

Per quanto riguarda Froome, tre volte vincitore del Tour de France e bronzo a cronometro alle Olimpiadi di Rio, i due certificati pubblicati sono entrambi per un corticosteroide, il prednisolone, assunto per cinque giorni nel maggio 2013 e per una settimana nel 2014.

(Adnkronos)