Roma 2024, sindaco di Frosinone: "Se Raggi rinuncia ci sono altri capoluoghi nel Lazio"

Roma, 21 ago. (AdnKronos) – Sul tema ‘Olimpiadi 2024′ e’ intervenuto il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani, proponendo al sindaco di Roma Virginia Raggi, in caso di rifiuto del Campidoglio, almeno di non ostacolare la proposta dei Giochi unendo i capoluoghi del Lazio Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e utilizzando la periferia della provincia romana.

‘Se il sindaco di Roma, dopo aver espresso la propria contrarieta’ alla localizzazione del nuovo stadio dei giallorossi, con un investimento superiore al miliardo di euro, dovesse insistere anche nella contrarieta’ rispetto al progetto delle Olimpiadi 2024 – ha detto il sindaco Nicola Ottaviani – pur rispettando le opinioni della Raggi, credo che quattro citta’ capoluogo del Lazio e la stessa provincia romana abbiano non solo il diritto ma anche il dovere, di surrogarsi in quella che rappresenta un’opportunita’ unica per l’intero Paese”.

“Se e’ vero, infatti – ha proseguito – che le Olimpiadi vengono assegnate formalmente ad una citta’ e non direttamente ad una nazione, e’ pur vero che il riverbero economico e di immagine investe lo Stato organizzatore e tutte le istituzioni che ad esso appartengono, dal governo centrale a quello regionale per finire con l’esecutivo del piu’ sperduto municipio territoriale. La formula, quindi, potrebbe essere quella di indicare le Olimpiadi non semplicemente con il nome di Olimpiadi di Roma 2024, non permesso dalla giunta capitolina, bensi’ come Olimpiadi di Roma Capitale 2024, in quanto la Capitale e’ riferibile ad una intera nazione e non puo’ essere appannaggio delle volonta’, positive o negative, di un unico Comune”.

A quel punto, ha aggiunto Ottaviani, “considerando il fatto che l’area della Capitale, sotto il punto di vista urbanistico e dei trasporti, copre l’intera provincia di Roma, spingendosi alle porte di Frosinone, Latina, Viterbo e Rieti, potrebbero essere proprio le quattro citta’ capoluogo del Lazio a conferire il supporto istituzionale alle Olimpiadi, all’area metropolitana romana, e agli sforzi che stanno profondendo in questa direzione sia il Coni, sia il nostro Governo. Del resto, se il Brasile con tutto il proprio caos istituzionale e addirittura con l’impeachment in corso a carico del proprio presidente e’ riuscito ad organizzare in due anni Mondiali di calcio e Olimpiadi, generando circa tre punti di Pil, non vedo per quale motivo un territorio dotato di grandi risorse e potenzialita’ come la periferia di Roma non possa avere diritto di giocarsi le proprie carte – .

(Adnkronos)