Dotto: "Doping e Russia? Hanno fatto i furbi, anche il nuoto arrivera' a giustizia simile"

Roma, 21 giu. – (AdnKronos) – “Dopo l’esclusione della Russia da Rio 2016 da parte della federazione internazionale dell’atletica, la Wada ha aperto un fascicolo di indagine, da quello che ho letto, su quello che riguarda il nuoto sia russo che cinese, perche’ in questi anni stanno succedendo delle cose un pochino sospette. Sono convinto che dopo quello che e’ successo nel mondo dell’atletica si arrivera’ ad una giustizia simile anche nel mondo del nuoto”. Il campione europeo dei 100 stile, Luca Dotto, va giu’ duro sul tema doping. Il campione azzurro e’ convinto che quello che sta accadendo all’atletica russa si ripetera’ anche nel mondo del nuoto perche’ ci sono state troppe cose strane soprattutto in paesi come Russia e Cina.

“In questi anni molte cose sono state fatte in maniera strana da parte di questi due Stati, anche con casi di atleti trovati dopati che non hanno subito sanzioni ma semplicemente hanno avuto dei richiami, come se avessero mancato un test antidoping e basta, e la cosa non e’ corretta nei confronti di noi atleti che facciamo ogni giorno fatica contando semplicemente sulla forza delle nostre braccia”, prosegue Dotto a margine dell’iniziativa ‘Sedentari verso Rio’ di Una Italia alle Officine Farneto di Roma.

Poi sulla possibilita’ dell’esclusione di un intero paese dai Giochi ha aggiunto: “L’esclusione di un intero paese e’ corretta, secondo me. Poi c’e’ sempre il moralista che dice: ci sono quei cinque atleti che sono puliti. Quando e’ dimostrato da anni che c’e’ sotto una questione di politica di doping di Stato, come quello russo, bisogna dare un segnale forte, di questo genere e non bisogna ascoltare i moralisti, perche’ stanno esagerando, hanno esagerato in questi anni e bisogna dargli una bella lezione”.

Contrariamente a quanto avvenuto nell’atletica, le possibili sanzioni nel nuoto potrebbero arrivare dopo i Giochi di Rio. “Succedera’ dopo Rio nel nuoto? L’atletica e’ riuscita a farlo prima dell’Olimpiade, con il nuoto non so come andranno le indagini e che tempistiche avranno. Ma anche se viene dopo Rio l’importante e’ che qualcosa succeda in questa direzione. Non e’ importante prima o dopo, l’importante e’ che ci sia una sanzione che colpisca questi paesi che da troppo tempo fanno i furbi”, ha concluso il campione veneto.

(Adnkronos)