Progettavano attentati in Italia, tre i fermi. Trovate foto con obiettivi /Video Alfano: "Minaccia permanente"



Bari, 10 mag. (AdnKronos) – Erano pronti a compiere attentati terroristici in Italia e in Europa e avevano ritratto in foto alcuni obiettivi le 3 persone fermate oggi. Ne sono convinti i carabinieri dei Ros, del Nucleo investigativo del Comando provinciale e i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Bari. Due fermi – uno per terrorismo e l’altro per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – sono stati eseguiti in Puglia, nel Cara di Bari e a Foggia, nei confronti di un uomo che aveva appena ritirato il permesso di soggiorno da rifugiato e che era in procinto di partire. Si tratta di un pakistano e di un afghano.

I Carabinieri del Ros di Milano hanno arrestato un altro pakistano. “Il ricercato e’ stato fermato – dice Alfano all’Adnkronos – in Porta Romana nell’ambito delle indagini di Bari. Adesso si e’ completata l’operazione antiterrorismo”. Ci sono altri 2 ricercatiche, pero’, secondo quanto emerso dalle indagini, si trovano gia’ in Afghanistan.

Nei cellulari e in altri apparecchi elettronici sequestrati ci sono le fotografie di Londra, Roma e Parigi. Anche se la maggior parte tuttavia riguarda proprio il capoluogo pugliese dal quale sarebbero passati tutti e 5 gli indagati, soggiornando nel centro di accoglienza richiedenti asilo (Cara) di Palese. Tra le foto anche le immagini dei veicoli militari ad alta mobilita’ e di fucili mitragliatori Ak 47 imbracciati da uno degli indagati. Ci sono anche le immagini del porto di Bari e di mezzi militari italiani.

Gli investigatori, nel corso della conferenza stampa, hanno spiegato che allo stato attuale non risulta che gli indagati hanno fatto attivita’ di proselitismo nel centro di accoglienza. “Non mi risulta assolutamente che fosse imminente un attentato in Italia”, ha precisato il procuratore capo di Bari Giuseppe Volpe aggiungendo: “Questa indagine non nasce, come a volte succede, da input che vengono dai servizi ma dall’osservazione attenta di personaggi sospetti sul territorio da parte della nostra polizia giudiziaria, in particolare dai carabinieri di Bari”.

Uno dei due fermi e’ stato eseguito nel Cara di Bari. Il secondo fermo, a quanto si apprende, e’ stato eseguito a Foggia nei confronti di un uomo che aveva appena ritirato il permesso di soggiorno da rifugiato e che era in procinto di partire.

Tutti e cinque avevano ottenuto nei mesi scorsi la protezione umanitaria o sussidiaria. Lo scorso 16 dicembre i carabinieri erano intervenuti nell’Ipercoop di Santa Caterina a Bari dopo la segnalazione della presenza sospetta di quattro stranieri. Uno di loro stava facendo un video del centro commerciale con il cellulare.

Uno dei presunti terroristi indagati dalla Dda di Bari si era fatto un selfie con il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro, durante la cosiddetta ‘Marcia degli Scalzi’ del 10 settembre 2015, una manifestazione organizzata in tutta Italia per solidarieta’ con i cittadini migranti. L’indagato era presente alla manifestazione e durante la marcia chiese ad Antonio Decaro di fare una foto insieme. L’inchiesta e’ coordinata dai pm Pasquale Drago, capo dell’Antimafia distrettuale, e Roberto Rossi.

Nei cellulari sequestrati sono state trovate immagini di armi, di militanti talebani, file audio scaricati dal web con preghiere, proseliti e indottrinamenti di matrice islamica radicale, video con tributi ai parenti e amici detenuti nel campo di prigionia di Guantanamo.

(Adnkronos)