Il ''sogno'' di Papa Francesco: ''Un'Europa in cui essere migrante non sia un delitto''

Citta’ del Vaticano, 6 mag. – (AdnKronos) – Papa Francesco invoca un nuovo umanesimo per l’Europa basato su tre capacita’: “integrare, dialogare, generare”. L’appello arriva durante il conferimento al Papa del Premio Internazionale Carlo Magno 2016 alla presenza di numerose autorita’. Nella Sala Regia del Vaticano ci sono anche il premier Matteo Renzi e la cancelliera tedesca Angela Merkel. “Che cosa ti e’ successo, Europa umanistica, paladina dei diritti dell”uomo, della democrazia e della liberta’? Che cosa ti e’ successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati? Che cosa ti e’ successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignita’ dei loro fratelli?”, chiede il Papa.

Bergoglio esorta a costruire ponti e ad abbattere muri seguendo l’esempio dei Padri fondatori: “I progetti dei Padri fondatori, araldi della pace e profeti dell”avvenire, non sono superati: ispirano, oggi piu’ che mai, a costruire ponti e abbattere muri. Sembrano esprimere un accorato invito a non accontentarsi di ritocchi cosmetici o di compromessi tortuosi per correggere qualche trattato, ma a porre coraggiosamente basi nuove, fortemente radicate; come affermava Alcide De Gasperi, ‘tutti egualmente animati dalla preoccupazione del bene comune delle nostre patrie europee, della nostra Patria Europa’, ricominciare, senza paura un ‘lavoro costruttivo che esige tutti i nostri sforzi di paziente e lunga cooperazione’. Questa trasfusione della memoria ci permette di ispirarci al passato per affrontare con coraggio il complesso quadro multipolare dei nostri giorni”.

Il Papa invita ad accettare “con determinazione la sfida di ‘aggiornare’ l”idea di Europa. Un”Europa capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacita’: la capacita’ di integrare, la capacita’ di dialogare e la capacita’ di generare”.

Il Papa parla di Europa come ‘famiglia di popoli’, “lodevolmente diventata nel frattempo piu’ ampia, in tempi recenti – denuncia – sembra sentire meno proprie le mura della casa comune, talvolta innalzate scostandosi dall”illuminato progetto architettato dai Padri. Quell”atmosfera di novita’, quell”ardente desiderio di costruire l”unita’ paiono sempre piu’ spenti; noi figli di quel sogno siamo tentati di cedere ai nostri egoismi, guardando al proprio utile e pensando di costruire recinti particolari. Tuttavia, sono convinto che la rassegnazione e la stanchezza non appartengono all”anima dell”Europa e che anche ‘le difficolta’ possono diventare promotrici potenti di unita'”.

“Sogno un”Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensi’ un invito ad un maggior impegno con la dignita’ di tutto l”essere umano” dice il Papa che invoca una societa’ in cui si possa respirare “l’aria pulita dell’onesta'”.

“Sogno un”Europa giovane, capace di essere ancora madre: una madre che abbia vita, perche’ rispetta la vita e offre speranze di vita. Sogno un”Europa – e’ l’esortazione del Papa – che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perche’ non ha piu’ nulla e chiede riparo. Sogno un”Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perche’ non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto. Sogno un”Europa, in cui essere migrante non sia delitto bensi’ un invito ad un maggior impegno con la dignita’ di tutto l”essere umano. Sogno un”Europa dove i giovani respirano l”aria pulita dell”onesta’, amano la bellezza della cultura e di una vita semplice, non inquinata dagli infiniti bisogni del consumismo; dove sposarsi e avere figli sono una responsabilita’ e una gioia grande, non un problema dato dalla mancanza di un lavoro sufficientemente stabile”.

Il Papa rivolge il suo pensiero alla famiglia: “Sogno un”Europa delle famiglie, con politiche veramente effettive, incentrate sui volti piu’ che sui numeri, sulle nascite dei figli piu’ che sull”aumento dei beni. Sogno un”Europa che promuove e tutela i diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un”Europa di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani e’ stata la sua ultima utopia”.

(Adnkronos)