Keita: “Con il nuovo allenatore la Roma ha cambiata mentalita'”

Roma, 15 feb. (AdnKronos) – “E’ un momento molto positivo per la societa’ e per la squadra. E soprattutto per i tifosi. Quando una squadra vince e’ piu’ facile lavorare per correggere i piccoli errori e le cose che ancora non vanno, per andare avanti. Con il cambio di allenatore e’ cambiata la nostra mentalita'”. Sono le parole del centrocampista della Roma, Seydou Keita, a Roma Radio sul momento della squadra e sull’arrivo di Luciano Spalletti.

“D’altra parte, se si cambia un allenatore e’ perche’ le cose non vanno bene e con un nuovo tecnico le cose cambiano. E’ importante per la testa e per la fiducia. A volte serve piu’ tempo, ma per fortuna noi ci abbiamo messo poco e siamo gia’ a 4 vittorie consecutive. La squadra sta crescendo poco a poco, come dice il mister. C’e’ ancora altro da migliorare ma siamo sulla strada giusta. Se continuiamo cosi’ potremmo fare un bel finale di stagione”, spiega il maliano che sul ruolo suo e di De Rossi, aggiunge: “Io e De Rossi abbiamo un modo di giocare un po’ diverso, ma se ognuno di noi fa bene cio’ che gli chiede l’allenatore, e’ un bene per la squadra. Il mister chiede la stessa cosa a me, Daniele o Vainqueur quando giochiamo davanti alla difesa. Le indicazioni del mister non cambiano e le nostre caratteristiche sono a disposizione della squadra e si adattano alle richieste dell’allenatore”.

Ora la Roma e’ attesa dalla sfida in Champions con il Real Madrid dopo quelle con il Barcellona. “Si vivono con grande intensita’. Come accade qui nei derby con la Lazio. E’ una partita importantissima per calciatori, tifosi e societa’. Ho giocato tante volte contro il Real, anche quando ero al Siviglia o al Valencia. Ho bei ricordi, le cose sono sempre andate abbastanza bene”. Keita spiega poi come si affronta il Real Madrid. “Personalmente penso che serva tanta fiducia. Dobbiamo crederci e scendere in campo convinti dei nostri mezzi. Poi il mister lavorera’ al massimo per prepararci a vincere questa partita. Che e’ difficile, perche’ loro sono una grande squadra, ma non e’ impossibile. A volte perdono anche loro, nessuno e’ imbattibile”.

Per quanto riguarda il suo futuro Keita, sottolinea: “non voglio fare l’allenatore, ma aiutare gli altri. Per me e’ stato difficile quando sono arrivato in Europa, quindi vorrei dare a tanti giovani la possibilita’ che ho avuto io. La vita e’ breve, oggi ci siamo ma domani non lo sappiamo e quindi e’ meglio fare le cose buone e aiutare gli altri. Il calcio puo’ aiutare, ma non solo. Io posso aiutare i giovani calciatori africani che vogliono venire in Europa. Mi piace l’idea di aiutare i giovani, perche’ il calcio e’ una realta’ molto difficile. Se fai bene col calcio, poi starai bene con la tua famiglia e potrai aiutare altre persone. E’ molto importante, te ne rendi conto quando vedi che per tanta gente anche mangiare ogni giorno e’ difficile”.

(Adnkronos)

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