Tre nuovi Cru nella vallata di Marano per Cantina Valpolicella Negrar

Siglato un accordo di gestione dei vigneti con la famiglia Borghetti. Vendemmia 2015, anno di Amarone e Recioto!

Cio’ in cui speravamo

– bel tempo e alte escursioni termiche – e’ arrivato. Dunque, a tutt’oggi possiamo dire che quella del 2015 e’ la vendemmia dell’Amarone e del Recioto”, afferma Daniele Accordini, enologo e direttore generale di Cantina Valpolicella Negrar. Che, pero’, al momento, alza i calici insieme al presidente Renzo Bighignoli, per brindare alla recente intesa siglata con la famiglia Borghetti, che consente alla Cantina di espandersi nella vallata di Marano con una ventina di ettari di vigneto in localita’ Prognol.

Tre nuovi Cru Marano. Spiega Renzo Bighignoli: “Una prima sortita nella vallata di Marano l’avevamo gia’ fatta con il progetto Espressioni, che ha dato come risultato l’Amarone San Rocco. Ora a Prognol avremo modo di sviluppare ulteriormente la nostra attivita’ di ricerca e di valorizzazione delle differenze territoriali della Valpolicella Classica, che portera’ a dar vita a tre nuovi Cru Marano, un Valpolicella, un Ripasso ed un Amarone“.

vendemmia_bassa_cantina_valpolicella_negrarConsiderazioni sulla vendemmia. Per assaggiare i nuovi Cru Marano bisognera’ attendere qualche tempo, sperando sempre in ottime vendemmie come il 2015. “In vigna abbiamo trovato uve spargole, asciutte, con un grado zuccherino in continua crescita sino a valori visti solo nelle grandi annate da ricordare, come il 2000 e il 2011“, afferma infatti Daniele Accordini. Che aggiunge: “Soprattutto c’e’ stato un grande accumulo di sostanze fenoliche e coloranti, quanto occorre per conferire all’Amarone una grande longevita’. Fino ad oggi, le condizioni meteo in fase di raccolta sono state ottimali, con percentuali di umidita’ molto basse, ideali per scongiurare attacchi di botrytis volgare e stimolare invece la formazione della botrytis nobile, vera condizione che da’ unicita’ al nostro Amarone, superiore perfino alla forte caratterizzazione data dall’appassimento delle uve sino a gennaio. La scarsa produzione che il clima caldo ha indotto viene ampiamente ricompensata da un equilibrio produttivo della pianta e quindi questo e’ un momento felice per tutti i nostri soci, che vedono ricompensate le loro fatiche“.

(Gaiares comunicazione)