Attentati ad auto di amministratori pubblici: nove arresti a Taranto

imageGli arrestati devono rispondere a vario titolo alle accuse di associazione a delinquere, estorsioni, detenzione illegale di sostanze stupefacenti, rapine a mano armata, detenzione di armi e materiale esplosivo e ricettazione di autoveicoli

Taranto, 3 mar. Estorsioni a negozianti della litoranea salentina di Pulsano, in provincia di Taranto, attentati esplosivi ed incendi all’interno di 4 immobili, di cui 3 esercizi commerciali il 18 marzo, il 16 aprile ed il 19 maggio 2014, e di 7 auto appartenenti a privati cittadini, operatori commerciali e rappresentanti delle istituzioni locali, come il vicensindaco con delega all’Ambiente e Attivita’ Produttive e l’assessore comunale alla solidarieta’ sociale.

Sono alcune delle accuse contestate a nove persone arrestate stamane dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Taranto, delle Compagnie di Manduria, Martina Franca, Taranto e Subiaco, con il supporto di un elicottero dell’Arma di Bari Palese e di unita’ cinofile antidroga ed antiesplosivo di Modugno. I reati contestati si riferiscono a un periodo che va dal 2013 al 2014.

I provvedimenti sono stati emessi dal gip del Tribunale jonico Valeria Ingenito, su richiesta del sostituto procuratore Daniela Putignano e sono stati eseguiti nei comuni di Pulsano, San Giorgio Jonico, Monteparano, Taranto e Roma.

Cinque di loro, Anselmo Venere, 46 anni, pregiudicato per omicidio, Ermes Venere, 24, Francesco Paolo Venere, 41, Salvatore Scalone, 34, Nicola Casucci, 24, tutti con precedenti, devono rispondere di associazione a delinquere, diretta dal primo, finalizzata agli attentati incendiari ed esplosivi di immobili e auto, estorsioni consumate e tentate, detenzione illegale di sostanze stupefacenti, rapine a mano armata, detenzione di armi e materiale esplodente e ricettazione di autoveicoli.

(Adnkronos)

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