Sabato 25 febbraio 99 Posse sono tornati sul palco al Rivolta di Marghera dopo una lunga assenza, con una nuova linfa, un disco "Cattivi Guaglioni" più che interessante, e come sempre tanta rabbia, forse solo un pò più pacata e mitigata dall'età.
La grande assente è Meg che con la sua splendida voce controbilanciava la timbrica e il registro di O'Zulù. La band è stata rinnovata e arricchita da due ulteriori voci maschili. Il groove è comunque potente e accattivante. Si può inoltre apprezzare qualche novità e contaminazione sonora. L'elettronica spinta di band internazionali come i Prodigy e la dub berlinese si mischiano al raggae e al rap più nostrano. Il pubblico, seppur non così numeroso, sembra gradire per tutti i 90 minuti la performance dei Posse. In molti cantano e ballano vecchi pezzi ormai divenuti icone dell'underground italiano.
Anche i pezzi del nuovo album hanno un buon impatto su giovani e vecchi fans.
Sembra di assistere a una umile rinascita, nelle idee e nelle motivazioni di una band che forse trae nuova energia e ispirazione dal caos e dalle controversie della situazione nazionale attuale.
Sono passati 10 anni di attesa per un disco che per quanto ricalchi linee già segnate molti anni fa dagli ex 99 Posse, stupisce davvero per grandezza, forza e colore. "Cattivi Guaglioni" non è una reminescenza di vecchi sentimenti politici, ormai sopiti o decaduti nei più. Nei suoi 15 brani possiamo semmai tutti scoprire e condividere nuove rabbie e sofferenze così ben definite, che quasi spiazzano. Il primo singolo che dà il titolo all'album è un sincero e freddo grido di dolore dalla parte dell'emarginato, del cattivo quartiere, del condannato che non può scegliere e non può difendersi. Firma il video promozionale Abel Ferrara, stimato regista underground statunitense, nato a migliaia di km da Napoli, nel Bronx, a New York City, ma saldamente legato ai temi sociali dei Posse. Notevoli anche le collaborazioni presenti nel disco. Su tutti spicca Caparezza che appare nel secondo singolo "Tarantella pè campà". Consigliata a tutti la visione del video, divertente e amaro.

Redazione padovanews – Daniele Menorello