I PROMESSI SPOSI – OPERA MODERNA al GranTeatroGeox di Padova

(foto A. Leorin)Una serata emozionante e densa di belle ed inaspettate sorprese quella che ha accolto gli oltre 1.300 spettatori al GranTeatro Geox, alla prima del musical “I PROMESSI SPOSI”nella riduzione teatrale di Michele Guardì – opera che si snoda sulle note delle musiche originali di Pippo Flora, caratterizzate da sonorità armoniose punteggiate da elementi corali assai interessanti e che, intessute dalle voci (notevoli) dei protagonisti, offrono al pubblico quest’ opera, conosciuta soprattutto sui banchi di scuola, in una veste assai fedele e ben piu’ vibrante ed emozionante.

Ottimo tutto il cast che annovera davvero il meglio del “musical” italiano attuale (dieci protagonisti, dieci comprimari ed oltre quaranta artisti tra ballerini e coristi) sia dal punto di vista vocale, che per la grande capacità espressiva. Gli interpreti sono riusciti a coinvolgere il pubblico sin dall’apertura del sipario, con il conosciutissimo ed affermato Gio’ di Tonno nella veste di Don Rodrigo; una piacevole e riuscita interpretazione dall’artista che ha vinto – in coppia con Lola Ponce – la 58ma edizione del Festival di Sanremo (e che ha interpretato per tre anni Quasimodo in Notre-Dame de Paris). Si sono poi via via avvicendati sul palco un Don Abbondio ottimamente caratterizzato da Salvatore Salvaggio (che ha strappato al pubblico piu’ di qualche sorriso), la superba presenza scenica e vocale del mezzo soprano Rosalia Misseri nell’interpretazione della Monaca di Monza (artista conosciuta anche per aver partecipato al Tour europeo 2006 di Bocelli); potente la presenza vocale di Christian Gravina che, nel doppio ruolo di Frà Cristoforo e del Cardinale Borromeo, ha saputo donar loro maggior corpo regalando al pubblico numerosi momenti di elevata potenza vocale. Di forte impatto scenico l’entrata dell’Innominato, avvenuta su un trono sopraelevato circondato da aquiloni neri svolazzanti dalle lunghe code, azzeccata scelta scenica per simboleggiare i pipistrelli; un Innominato ottimamente caratterizzato da Vittorio Matteucci, padovano d’adozione, che ha offerto alla platea grande dedizione vocale ed espressiva ed al quale il pubblico ha tributato numerosi applausi a scena aperta. Di grande impatto emozionale l’interpretazione dell’artista patavina Chiara Luppidal timbro vocale interessantissimo e dalla notevole capacità teatraleche nel “cameo” della Madre di Cecilia è riuscita ad avvicinare ancor piu’ il pubblico alla vicenda storica ed umana. Una nota di merito a parte per i due protagonisti Noemi Smorra (Lucia) e Graziano Galatone (Renzo) che hanno saputo tenere la scena vocale splendidamente per oltre due ore senza sbavature e che hanno ben caratterizzato e delineato i due personaggi senza scendere nell’ovvietàforti di una capacità teatrale che hanno saputo asservire a questo musical — portandoli vicini alla sensibilità di tutto il pubblico. Accurata e di effetto la parte scenografica dello spettacolo, con tre grandi palcoscenici ruotanti su un fronte di quaranta metri e con la vera acqua che scende sul palco nelle battute finali, a lavare la peste ed i peccati degli appestati. Una magistrale riproduzione del grande Romanzo manzoniano (così "indigesto" sui banchi di scuola) che questo entusiasmante spettacolo ti invita a rileggere e riscoprire. Domenica 12/febbraio lo spettacolo inizia alle 16 (info al numero 049/8644888 o su www.zedlive.com ).

daniela turri

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