Letteratura: ”pranzo salgariano” chiude a verona celebrazioni centenario morte

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Verona, 26 apr. – Pomodori al gratin come antipasto, consomme’ con sedano bianco e brunoise di pomodoro e ziti con salsa pomodoro e polpettine di carne come primi piatti; petto di tacchino agli agrumi caramellati e quaglietta adagiata su nido di polenta come secondi piatti; trionfo di corbeilles con frutta, formaggi e canestrelli per dessert ed infine caffe’ e rigatino. Il tutto accompagnato dai vini del Consorzio Valpolicella. E’ questo il menu’ del ”Pranzo Salgariano” organizzato per venerdi’ 29 aprile (ore 12.30) all’Istituto alberghiero ”Angelo Berti” di Chievo (Verona), organizzato dal Consorzio Pro Loco Valpolicella e dall’Associazione Il Corsaro Nero a chiusura del mese dedicato agli eventi celebrativi per il centenario della morte di Emilio Salgari (25 aprile 1911).

Il ”pranzo salgariano’ e’ tratto dal romanzo ”La Boheme italiana”, che il creatore di Sandokan e le Tigri della Malesia pubblico’ dall’editore fiorentino Bemporad nel 1909. Si tratta di un’opera un po’ diversa dalle altre dello scrittore veronese: dimostra la vicinanza di Salgari alla Scapigliatura, e’ l’unico romanzo non d’avventura nel senso classico del termine e ha anche dei riferimenti autobiografici. Ambientato a Torino e dintorni nel 1899, racconta di un gruppo di amici artisti e scanzonati che si ritirano in una casa in campagna e vi fondano la “Topaia artistica” ribattezzando se stessi “Topi”.

Qui passano i giorni tra scherzi, burle feroci, grandi mangiate e abbondanti bevute intercalate da periodi di digiuno forzato a causa della mancanza di denaro.

(Adnkronos)

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