L’indice di povertà a Padova

Famiglie numerose, con 3 o più minori, nuclei monogenitoriali con figli a carico, anziani soli: famiglie in cui sono presenti più anziani o con almeno un componente ultrasessantenne; famiglie numerose con bassi livelli di istruzione e bassi profili professionali sono strettamente correlate alle condizioni di povertà.

Secondo l’indagine Istat sono soprattutto queste le tipologie di famiglie più in difficoltà in Italia.

Nel 2006 le famiglie italiane che vivono in situazione di povertà relativa sono 2 milioni 623 mila e rappresentano l’11,1 delle famiglie residenti. 7 milioni 537 mila persone povere. Le famiglie composte da due persone che hanno una spesa media mensile pari o inferiore a 970,34 euro vengono classificate come povere!

Nel Nord la percentuale di famiglie povere è salita dal 4,5% del 2005 al 5,2% del 2006, nel Veneto dal 4,5% al 5,0%.
Per la città di Padova il 5% equivale a circa 4850 famiglie povere (sono 97.000 le famiglie residenti in città).
I dati Istat sono confermati dall’analisi dei servizi offerti dagli Interventi Sociali del comune di Padova.

Innanzitutto gli anziani soli, quasi 10.000 sopra i 75 anni di età, spesso parzialmente non autosufficienti, con scarse capacità relazionali. A loro sono erogati contributi economici, pasti a domicilio, lavanderia, assistenza domiciliare, integrazione rette per l’inserimento in centro diurno o in casa di riposo, assegno di cura, come da normativa regionale. Quando la non autosufficienza riguarda anche la sfera cognitiva (persone con problemi di demenza o disturbi comportamentali e privi di rete familiare) si attiva la procedura per la nomina dell’Amministratore di Sostegno per l’affiancamento di una persona di riferimento.

La povertà coglie i nuclei monoparentali con figli a carico, soprattutto se tra i 45 e i 55 anni di età perdono il posto di lavoro e sono quindi costretti a riqualificare la loro professionalità e a cercarsi una nuova attività occupazionale. L’erogazione di opportuni sostegni economici avviene in questo caso accanto a un progetto di orientamento lavorativo predisposto dal Settore Sociale.

Per le famiglie numerose negli ultimi anni sono stati attivati interventi di sostegno: contributi economici, collegati al reddito percepito, interventi di sostegno educativo per supportare la funzione educativa dei genitori, l’innovativo Kit del neonato ed è ora in preparazione la cosiddetta “Family card”, una tessera che consentirà di ottenere tariffe agevolate e sconti negli acquisti alimentari, nella pratica e nell’utilizzo degli impianti sportivi, negli ingressi a cinema, teatri, fiera, musei.

Trasversali a queste 3 aree di criticità sono le difficoltà che, soprattutto le famiglie padovane, devono sostenere per il reperimento e mantenimento dell’alloggio, a fronte di costi particolarmente onerosi per l’affitto così come per il mutuo per l’acquisto della casa. Gli interventi sono attivati in tandem con l’Ufficio Politiche Abitative non solo con l’assegnazione di alloggi pubblici e la gestione di “casa buona”, ma anche con il sostegno per il pagamento dell’affitto utilizzando fondi regionali o contributi erogati direttamente dal Settore Servizi Sociali.

Claudio Sinigaglia
Vice Sindaco del comune di Padova – Assessore alle Politiche Sociali

(Tratto da: http://ilsocialepadova.blogspot.com)

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