“ORGOGLIO COLDIRETTI”, DOMANI, 30 APRILE ASSEMBLEA DI COLDIRETTI VENEZIA

ORE 20.00 PRESSO HOTEL NH VENEZIA LAGUNA PALACE A MESTRE IN VIALE ANCONA 2.

 

FOCUS SULL’ORIGINE OBBLIGATORIA IN UE DEI CIBI E CONTRASTO ALLA FAUNA SELVATICA INCONTROLLATA.

29 aprile 2024 –  Domani, 30 aprile alle ore 20.00 si svolgerà l’assemblea di Coldiretti Venezia, a Mestre presso l’Hotel Nh Venezia Laguna Palace. Arriveranno associati da tutta l’area metropolitana per assistere ad un appuntamento convocato contemporaneamente in tutte le federazioni coldiretti d’Italia con il coinvolgimento di 50mila imprenditori agricoli, riuniti da Nord a Sud  per delineare i prossimi appuntamenti in vista anche delle elezioni europee.

Tutto nell’anno delle celebrazioni degli 80 anni di Coldiretti, la più grande associazione agricola italiana e d’Europa.

Dalla raccolta firme europea per l’origine obbligatoria su tutti gli alimenti, alla fauna selvatica, passando per le questioni ancora aperte in Europa e arrivando alla moratoria dei debiti a favore delle aziende agricole che hanno investito e che in questi ultimi due anni hanno subito l’aumento dei tassi di interesse e forti problemi reddituali.

“Domani con grande piacere e orgoglio di appartenenza incontriamo i nostri soci- afferma Tiziana Favaretto presidente di Coldiretti Venezia- per fare fronte comune rispetto a risultati ottenuti e nuovi obiettivi da raggiungere, per far sì che venga sempre più riconosciuta la centralità del lavoro agricolo”.

L’ obiettivo principale è infatti garantire il giusto reddito ai produttori e dignità per il loro lavoro.

“Da oltre vent’anni ci battiamo per la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti agroalimentari- spiega Carlo Salvan presidente di Coldiretti Veneto –  per garantire ai consumatori cibo genuino e autentico. Il vero ‘Made in Italy’ alimentare lo facciamo noi con quella parte dell’agroindustria e della distribuzione che non si piega al prezzo più basso, ma valorizza con noi il lavoro di migliaia di imprenditori. Queste assemblee saranno occasione per rilanciare l’abolizione del codice doganale, che consente a materie prime estere di diventare prodotti italiani e portare all’attenzione di tutti i soci le iniziative in corso che Coldiretti porta avanti per fermare le importazioni sleali e dare dignità al lavoro degli agricoltori. Dopo il presidio al Brennero continueremo a controllare il cibo che passa le nostre frontiere, anche dai porti. Intanto con l’appoggio dei cittadini consumatori stiamo raccogliendo un milione di firme a sostegno della nostra proposta di legge europea per difendere il vero “Made in Italy” 100%, a vantaggio dell’agricoltura italiana e della salute dei cittadini”.

Un milione di firme per l’origine. La raccolta firme per una legge popolare europea per garantire trasparenza sulle etichette di tutti gli alimenti, sarà uno dei temi principali che affronteranno gli agricoltori, con l’abolizione del codice doganale per l’origine dei cibi che deve diventare una priorità. Non è più accettabile, spiega Coldiretti, assistere a scene come quelle vissute durante la mobilitazione del Brennero, dove si è visto arrivare dei prosciutti, del concentrato di pomodoro, della frutta o della verdura e diventare con l’ultima trasformazione sostanziale a tutti gli effetti dei prodotti italiani. Il 30 aprile sarà l’occasione per rilanciare l’impegno a denunciare alle istituzioni e ai cittadini consumatori, che non si può non stare dalla parte dei produttori agricoli che si impegnano ogni giorno a portare sulle tavole degli italiani le eccellenze dei nostri territori e a fermare l’arrivo incontrollato di prodotti dall’estero.

Fauna selvatica incontrollata emergenza nazionale. Un altro dei temi principali che sarà affrontato durante le assemblee, sarà come detto quello della fauna selvatica incontrollata, diventata da tempo -come evidenziato più volte da Coldiretti- un’emergenza nazionale dal punto di vista agricolo e della sicurezza. I cinghiali e altre specie stanno divorando il lavoro degli agricoltori e allevatori, spesso costretti ad abbandonare i propri territori. Mancano i piani regionali straordinari di controllo e degli strumenti normativi efficaci per difendere il territorio da una vera e propria invasione che sta mettendo a rischio un comparto se pensiamo a quello che sta accadendo con la peste suina in alcune province italiane.
Per questo Coldiretti ha già chiesto un intervento immediato per fermare la diffusione della peste suina e tutelare un settore che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy a tavola, con un valore tra produzione e indotto di circa 20 miliardi di euro e centomila posti di lavoro e con la fauna selvatica che è praticamente l’unico vettore di diffusione della peste suina.

(Coldiretti Padova)