"Società, lavoro e identità di genere nella migrazione cinese" è il titolo delc convegno che si è svolto lo scorso 30 maggio a Palazzo Moroni, e che in un’intera giornata di lavori ha presentato molteplici aspetti del tema.

Il progetto nasce in seno alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Padova, con una ricerca specifica sull’immigrazione cinese a cura della Sottocommissione Salute e Società, ed ha coinvolto l’Università di Padova, in particolare il Dipartimento di Sociologia.

Presentando la ricerca sull’immigrazione cinese iniziata nel 2005, Marisa Galbussera, responsabile della Sottocommissione, si è soffermata sostanzialmente sul perchè di questo lavoro, spiegando che la decisione si basa su diversi fattori, a partire dall’importanza numerica del fenomeno. Da un lato, le suggestioni di autorevoli indicatori con la previsione che il 21mo secolo sarà il "secolo cinese", tanto quanto il 20mo è stato americano, da un altro la necessità di conoscenza e confronto come punto di partenza per dissolvere innanzitutto l’idea di mistero attorno ad una cultura e al fenomeno migratorio, e di conseguenza numerose altre percezioni distanti dalla realtà.

Si è trattato di un primo passo nella conoscenza della variegata realtà cinese, in cui sono stati coinvolti anche partners internazionali, come l’Università di Cardiff e l’International Labour Organization, in cui sono state toccate diverse problematiche, dai ghetti (con l’esempio di Milano), alle voci di donne della diaspora cinese, alla salute a maggior ragione in relazione alle condizioni di sfruttamento sul lavoro, alle esperienze imprenditoriali. Un incontro dal quale sarebbe insensato trarre conclusioni che sminuirebbero il valore dell’iniziativa, che sembra essere stato essenzialmente quello di interrogarsi alla luce degli studi in corso, con l’obiettivo operativo dichiarato di trarre seminari di studio e approfondimenti, nonché la costituzione di un osservatorio che veda la partecipazione di amministrazioni e associazioni di categoria, assieme a rappresentanti delle comunità cinesi per arrivare ad una politica possibile di integrazione e governo del fenomeno. Come intento ultimo viene vista la costruzione di una piattaforma di lavoro per una cooperazione internazionale.

Isabella Fiore