In piazza per salvare le Mura di Padova

Salvalarte di Legambiente opera da tanti anni in quasi tutte le città d’Italia, i suoi volontari si offrono per vigilare su alcuni monumenti o aree di particolare pregio storico-artistico, promuovendone la fruizione tra i cittadini e sottraendoli alla rovina e all’incuria degli enti preposti a tutelare queste bellezze
Salvalarte di Legambiente opera da tanti anni in quasi tutte le città d’Italia, i suoi volontari si offrono per vigilare su alcuni monumenti o aree di particolare pregio storico-artistico, promuovendone la fruizione tra i cittadini e sottraendoli alla rovina e all’incuria degli enti preposti a tutelare queste bellezze.

Noi siamo convinti che la cultura non è erudizione, ma significa essenzialmente capacità di comprendere il presente attraverso la conoscenza del passato e il veicolo fondamentale della cultura è la storia. L’eredità del passato, dei padri, deve essere di nuovo acquisita dalla nostra coscienza per possederla, anche solo attraverso il piacere di godere e di fruire ciò che di prezioso ci hanno lasciato in eredità. Solo attraverso la conoscenza del passato possiamo capire chi siamo noi.

Questa è l’anima di Salvalarte che si riflette perfettamente con i propri ideali, coerentemente alle attività svolte ormai da decenni di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, nel “Codice dei beni culturali e del paesaggio” del 2004, che a sua volta ha ampiamente assorbito i valori della “Convezione europea del paesaggio” del 2000, che all’art. 6, tra le “misure specifiche” prevede un’attività di sensibilizzazione, formazione e di educazione, poiché la qualità dei luoghi d’arte e paesaggistici va preservata perché ci rappresenta. I monumenti storico-artistici e il loro ambiente sono la memoria geo-etnica e antropologica di chi ci vive, sono i nostri luoghi di valore che ci ricordano chi siamo e da dove veniamo.

Con questo medesimo spirito Salvalarte a Padova vuole impegnarsi per la difesa e la promozione delle Mura padovane, dei suoi bastioni, dei suoi canali, perché solo attraverso quest’opera di sensibilizzazione e di rivalutazione, i cittadini possono comprenderne il valore ripartendo dalla riscoperta del loro ruolo e della propria identità.

In Italia si dice che viviamo in un paese dissestato, scarso, nella maggioranza, di tensione ideale e morale, tutto questo si riflette nella scelta di chi governa. Si dice che il nostro patrimonio culturale, che è costituito dai beni storico artistici e dai beni paesaggistici, è ormai grandemente perduto, in alcuni casi per l’inevitabile progresso tecnico industriale, che ha richiesto e richiede sempre di più il sacrificio di tanti luoghi di valore, ma, nella maggior parte dei casi, per il prevalere degli interessi della speculazione privata: se soltanto la burocrazia fosse fedele allo Stato e alla Costituzione piuttosto che al governo in carica, avrebbe di gran lunga più forza.

E’ vero che in questo nostro Paese le cose vanno come vanno, ma spesso ci si salva dal buio delle battaglie perse anche grazie ad una minoranza civile che opera per migliorare la qualità della vita e dei luoghi delle città in cui viviamo.

I volontari di Salvalarte Padova da anni custodiscono e tengono aperto ai visitatori alcuni monumenti importanti della città, tra i quali l’oratorio di Santa Margherita e il Ponte di San Lorenzo. La conoscenza del passato esercita sempre una forte attrattiva e un fascino per le nuove generazioni e non solo, con questo spirito chiediamo ai cittadini di sottoscrivere l’appello per questa grande opera di riqualificazione delle Mura cinquecentesche e dell’anello verde-fluviale che le circonda. Il nostro patrimonio può essere salvaguardato solo se rientra in un reale e diffuso interesse della società civile.

Vi aspettiamo quindi la mattina del il 14 aprile quando i volontari di Salvalarte saranno in Piazza delle Erbe con la petizione per Salvare le mura di Padova, chiedendo una maggior cura e manutenzione della storica cinta muraria e dell’anello verde-fluviale

Roberta Di Luca

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