Petrarca Rugby: U18 Girone 1 Elite Rugby Rovigo/1 vs Rugby Petrarca/1 10–15 (mete 1 – 2)

Saluti al pubblico, drop d’inizio al Petrarca, calciato alto nel box, palla subito recuperata dai neri che iniziano premere sugli avversari. I ragazzi sono caricati a mille e guadagnano, già al secondo minuto, un calcio di punizione. Siamo pragmatici e si va ai pali. Goldin calcia bene e siamo sullo 0-3. Eh si! Quest’anno per il Rovigo non sarà facile. Il Petrarca è squadra solida e vanta un sedicesimo giocatore in campo: Beppe, l’allenatore. Incita, guida, spiega, rimprovera, e urla perché vorrebbe esserci anche lui, lì nel campo, con i suoi. Insomma, Beppe non molla e figuriamoci se mai lo faranno i suoi ragazzi. Silenziosi in pullman, silenziosi in spogliatoio, ma non era per paura ma per voglia di giocare, perché oggi questa, come sempre, è la partita delle partite: Rovigo-Petrarca un’altra tessera di questo puzzle che dal lontano 1948 costruisce una delle storie più ricche del rugby italiano. Rovigo. Il solito, forte, cattivo sportivamente parlando, vuole intimorire ma non ci riesce. All’ottavo minuto sono loro a guadagnare una punizione e a trasformarla recuperando lo svantaggio (3-3).

Questo Petrarca sa fare la sua parte e macina gioco. Al diciottesimo minuto, all’altezza di metà campo, passaggio dall’apertura all’estremo Scagnolari che s’inserisce, parte in progressione, l’ala Goldin lo segue, riceve palla, avanza chiama l‘uomo e la ripassa all’estremo che s’invola col turbo in meta. Bella, bellissima, gioia allo stato puro per Rocco che lì vicino al bordo campo la palla in metà la schiaccia idealmente anche lui. Goldin trasforma ed è 3-10.

Ma non inganniamoci. Questa è partita da mischia. Il campo è pesante, molto, tranne sul lato di sud-ovest dove è ancora ghiaccio. La mischia fa veramente un grande lavoro durante tutta la partita e mette in difficoltà il temibile pack avversario. Stiamo sulla loro linea di meta per diversi minuti, ma non riusciamo a rendere concreto lo sforzo. È una lotta dura, durissima, ma corretta. Non passiamo per un non nulla, ma si capisce l’aria che tira.

Verso la fine del primo tempo questo grande lavoro della mischia apre una nuova opportunità per i trequarti pronti a sfruttarla. È ancora l’estremo Scagnolari a correre lungo linea e siglare la seconda meta. La trasformazione, difficile, non riesce (3-15).

Si va al riposo e, nel secondo tempo, inizia una partita diversa. Quasi tutta giocata nella nostra meta campo e solo grazie a una linea di difesa attenta, cocciuta, potente che riusciamo ad arginare i rossoblu che non riescono a concretizzare un possesso palla mantenuto per una serie di irregolarità petrarchine che solo l’occhio straordinariamente abile dell’arbitro poteva cogliere. Intorno al 25° il Rovigo trova la meta: a sorpresa un ragazzo si stacca dal carretto che i nostri stavano portando in touche, e rotto il placcaggio sigla la meta. Trasformazione riuscita e siamo sul 10-15. La nostra difesa è sempre avanzante, ma in attacco perdiamo palla o calciamo male. Si gioca soprattutto sulla meta campo, fino al finale di partita.

Meritata vittoria contro una squadra storicamente difficile. Il Petrarca, è emotivamente maturo, gioca come squadra, appassiona e piace. Forza neri!

Le foto di Lorenzo Benvenuti nella galleria foto della categoria : http://www.petrarcarugby.it/under-18/foto/

 

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(Petrarca Rugby)

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