VINTAGE FESTIVAL: TRIONFANO GLI ANNI ’50 E ’60

Il bilancio del 3° Vintage Festival svoltosi a Padova nei giorni 14-15-16 settembre è andato oltre le più rosee aspettative: oltre 30.000 visitatori che hanno atteso pazientemente il loro turno per entrare in code che hanno spesso raggiunto anche considerevoli lunghezze (domenica pomeriggio la colonna ha raggiunto circa i 300 metri di lunghezza…), il ché ha denotato il grande interesse e la passione del pubblico per la manifestazione.

Un plauso va soprattutto agli organizzatori della oramai famosa kermesse che, oltre al successo di visite, hanno visto raddoppiato anche il numero per il concorso fotografico “Ritratti Vintage”, in collaborazione con il mattino di Padova; e l’ottima riuscita dell’evento lo si è visto anche dalla partecipazione degli ospiti all’interno degli incontri/workshop, a numero chiuso per esigenze di spazio ma sempre esauriti. Ricordiamo per la cronaca il noto stilista Elio Fiorucci, Diego Dalla Palma, consulente d’immagine, Andrea Pezzi, imprenditore e fondatore di OVO, la scrittrice Elsa Schiaparelli, il musicista Saturnino, Pif, conduttore Mtv e Le Iene, le belle Kris & Kris, conduttrici Radio 105 e note dj, Daniela Farnese, autrice di “Via Chanel nr.5”, ecc…

E non sono mancati gli eventi anche per i più piccoli, come il dance contest Urban Breakfast, un accattivante show delle più famose scuole di hip hop che ha visto la partecipazione dell’amato ballerino Kledi Kadiu, e a seguire il Circo dei Bambini. E non sono mancati neppure gli appuntamenti serali post-festival organizzati presso noti locali cittadini, come il party funky town “Million Dollar Disco” con la partecipazione di dr. Felix & The Black Notes Band presso il Club Q-Bar, ed il concert con Vanessa Haynes (Incognito) con il Ballet Jeans tenuto al Caffè Pedrocchi.

Un flusso continuo di appassionati e curiosi ha quindi affollato il Centro Culturale S. Gaetano, sede della manifestazione padovana che, a detta degli esperti e degli operatori del mercato, è diventata una delle più conosciute sul territorio nazionale (il mercato del vintage in Italia annovera 15 fiere e circa un centinaio di negozi specializzati nella moda del “passato”).

Affollatissimi sono stati gli stand al piano terra dove, anche con pochi euro, era possibile acquistare oggetti originali ed appariscenti. Hanno avuto un grande successo occhiali, orecchini, collane, margherite da mettere sui capelli, ma anche abiti da sera, cappotti di velluto, giacche damascate, borse di firma, felpe sportive con le zip, bauli, ecc…, tutti oggetti esclusivamente provenienti dagli anni Cinquanta e Sessanta e da diverse parti del mondo.

Alla luce di questa ottima performance c’è quindi da scommettere che gli organizzatori, dopo una breve sosta per un meritato riposo, si rimetteranno subito al lavoro per la pianificazione della IV edizione.

Fabrizio Zampieri

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