Viti autofilettanti: cosa considerare quando si pensa di usarle

Quando si sceglie di usare le viti autofilettanti per il proprio progetto, molto spesso si fa attenzione alle dimensioni (lunghezza e diametro della vite) e al tipo di impronta presente sulla testa. In realtà, però, ci sono molti altri aspetti da tenere in considerazione, come il materiale di cui sono fatte le viti, la loro resistenza e anche la velocità con cui possono essere serrate.

La scelta corretta di una vite autofilettante, infatti, può contribuire notevolmente a garantire un serraggio sicuro e un rapido completamento del lavoro.

Nell’articolo di oggi ti raccontiamo quali altri aspetti considerare durante la scelta delle viti autofilettanti in modo che tu possa evitare contrattempi e completare il tuo progetto con successo e nel minor tempo possibile.

Il materiale delle viti autofilettanti

Le viti autofilettanti come queste possono essere realizzate di materiali diversi. Poco importa che sembrino tutte fatte di “metallo”, bisogna andare nel dettaglio subito per evitare problemi in futuro, quando ormai è troppo tardi.

Alcune viti sono realizzate in acciaio inossidabile. Queste sono le migliori per i progetti destinati a rimanere all’aperto, dove la pioggia e gli altri fenomeni atmosferici possono causare l’ossidazione delle viti autofilettanti in acciaio semplice.

Le viti che vuoi acquistare non sono in acciaio inossidabile? Controlla se sono state almeno sottoposte a un processo di zincatura per renderle più resistenti alla ruggine e all’erosione. Hai bisogno di viti autofilettanti per creare una struttura portante solida ma leggera? Beh, in questi casi meglio scegliere quelle di alluminio. Ogni materiale ha i suoi pro e i suoi contro che devono essere valutati attentamente a seconda dell’uso che si intende fare degli elementi di fissaggio.

Stabilità alle alte temperature

Il processo di perforazione di una superficie produce attrito che, come conseguenza, crea del calore, soprattutto se l’operazione viene svolta con un trapano. Se la punta delle viti autofilettanti genera troppo calore durante il serraggio, questo può causare la rottura dell’elemento di fissaggio.

Esistono diversi fattori che influenzano la temperatura di perforazione, ognuno dei quali può essere controllato durante il serraggio di una vite. I giri al minuto del trapano possono essere controllati impostando i parametri corretti per adattarsi al tipo di materiale da forare e alla punta della vite autoperforante.

Uno degli errori più comuni commessi durante l’installazione delle viti autofilettanti è la tendenza ad applicare una forza extra per spingere la vite nel materiale. Sfortunatamente, l’applicazione della forza può aumentare la quantità di calore creata dalla vite.

Infine, anche il materiale su cui si lavora influisce sulla generazione di calore. L’acciaio, ad esempio, crea un attrito maggiore rispetto all’alluminio e il cemento o il calcestruzzo hanno un attrito più grande rispetto al legno. Per saperne di più puoi consultare una tabella dei coefficienti di attrito.

Il coefficiente di resistenza delle viti autofilettanti

Quando si acquistano le viti autofilettanti bisogna sempre guardare l’etichetta: proprio lì le aziende produttrici specificano la classe di resistenza che viene definita con due numeri separati da un punto.

Il primo numero indica la resistenza alla trazione, cioè la tensione massima che l’elemento di fissaggio è in grado di sopportare prima di rompersi. Il secondo numero, invece, si riferisce al limite di snervamento, cioè la tensione massima che la vite può sopportare senza deformarsi.

Lo standard usato nel settore industriale è 8.8, mentre le viti 4.6 sono considerate “morbide” e usate per i lavori domestici, di fai da te e in generale, per i progetti più semplici. Le viti molto resistenti, come le 10.9, vengono impiegate soprattutto da chi costruisce o assembla macchinari e attrezzature in metallo, oppure negli impianti di produzione.

Questi valori ci suggeriscono non solo la resistenza di una vite una volta serrata nel materiale, ma anche con quanta forza è possibile serrarla.