Ostanel (VcV): “Sul nuovo codice della strada il Veneto faccia fare dietrofront a Salvini e salvi l’autonomia dei Comuni. Presentata risoluzione insieme a tutta l’opposizione”

20 marzo 2024

(Arv) Venezia 20 mar. 2024 –      “È in discussione in questi giorni alla Camera dei deputati la riforma del codice della strada, fortemente voluta dal Ministro Salvini, che non interviene sulle reali cause di incidenti e morti stradali e toglie l’autonomia ai Comuni. È una riforma che va nella direzione sbagliata: a dirlo sono le famiglie delle vittime della strada, numerose associazioni e studiosi; per questo ho presentato, insieme a tutte le colleghe e i colleghi di minoranza, una risoluzione per chiedere al Parlamento e al Governo di rivedere questa norma dannosa”. Sono le parole che Elena Ostanel, consigliera regionale del Veneto che vogliamo, affida a una nota.

“Il disegno di legge presentato – prosegue la consigliera – non tutela chi è più vulnerabile sulla strada (pedoni, ciclisti, bambini, anziani e persone con disabilità) e non interviene su quelle che sono le reali cause degli incidenti stradali come l’alta velocità, ma permette di violare più volte i limiti di velocità, ricevendo una sola multa: una assurdità. Se venisse approvata questa legge, i Comuni che da anni, indipendentemente dal colore politico, lavorano per rendere gli spazi urbani più vivibili, sicuri e sostenibili, perderebbero gran parte della loro autonomia perché l’intervento del Ministero diventerebbe massiccio, quasi a voler punire i Comuni lungimiranti come Padova che stanno portando avanti piani della mobilità sostenibile molto ambiziosi. Se si vuole l’autonomia, come si possono tollerare intrusioni così importanti da parte del Ministero nelle scelte dei Comuni? Evidentemente Salvini preferisce continuare a fare campagna elettorale sulla pelle dei cittadini, ma dal Veneto può arrivare un segnale”.

“L’Italia – conclude Ostanel – ha approvato nell’aprile del 2022 il Piano nazionale per la sicurezza stradale 2030 che prevede la riduzione del 50% entro il 2030 delle vittime e dei feriti gravi per incidenti stradali, un’ambizione virtuosa e raggiungibile solo agendo sui reali pericoli della strada, a differenza di quanto voluto dal Ministro. Alla faccia dell’autonomia, il Governo vuole decidere per i sindaci; io credo invece che proprio dal Veneto possa arrivare un segnale forte per un dietrofront su un tema così importante per la salute e la vita dei nostri abitanti”.

(Regione Veneto)