Sociale – Camani (Pd): “Il Governo estenda ed incentivi la misura, la Regione faccia la sua parte: sui congedi di paternità, la mia mozione sottoscritta da tutto il gruppo Pd”

18 marzo 2024

(Arv) Venezia 18 mar. 2024 – “Estensione della paternità obbligatoria a tutti i contribuenti per un tempo adeguato, sia per i lavoratori dipendenti che per gli autonomi; incremento ad almeno 40 giorni del congedo obbligatorio in concomitanza con quello di maternità obbligatorio; retribuzione al 100% dell’astensione obbligatoria dal lavoro per entrambi i genitori; allungamento del congedo facoltativo retribuito all’80 per cento” Queste le misure individuate da una mozione presentata dal gruppo del Pd Veneto, prima firmataria la capogruppo Vanessa Camani, sottoscritta dai colleghi Luisetto, Zottis, Montanariello, Zanoni e Bigon. “La coincidenza di questa iniziativa con la Festa del Papà nasce dalla volontà di evitare che questa sia solo una ricorrenza connessa alla dimensione personale e familiare, facendola diventare anche occasione di dibattito sul ruolo dei padri e di come poterli mettere davvero nelle condizioni di esercitare in maniera paritaria il loro ruolo di genitori. In Veneto – viene sottolineato – accede al congedo di paternità ancora un numero decisamente esiguo di lavoratori, pari a 1.686 padri dal 2018 al 2022. In particolare, nel 2022, a fronte di quasi il 12% di lavoratori padri che utilizzano l’istituto del congedo obbligatorio, solo il 9,2% dei maschi che lavorano ha presentato richiesta di congedo facoltativo (dati Osservatorio Inps)”. Secondo la capogruppo dem “il diritto al congedo parentale appare una misura non ancora sufficiente ad incrociare i bisogni sociali delle famiglie. Al contrario, un congedo di paternità paritario a quello di maternità rappresenta una delle misure più efficaci per ridurre le diseguaglianze di genere, nel mercato del lavoro, all’interno della famiglia e nella società”. La mozione richiama quindi il Governo ad esercitare la delega, con scadenza il prossimo maggio, che consente di prevedere un periodo di congedo obbligatorio per il padre lavoratore di durata significativamente superiore a quella prevista dalla legislazione vigente, favorendo, inoltre, l’estensione della misura anche ai lavoratori autonomi e professionisti. E fissa per la Giunta regionale un doppio impegno: “da un lato – spiega Camani – quello di predisporre modalità di accesso ai congedi parentali per i dipendenti della Regione e degli enti strumentali più estensive rispetto alle previsioni nazionali. Contemporaneamente quello di incentivare il dialogo tra le parti sociali e datoriali affinché gli accordi territoriali di secondo livello incentivino l’accesso al congedo di paternità”.

(Regione Veneto)